Usaid, come funziona il soft power degli Stati Uniti nel mondo

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Sconto crediti fiscali

Finanziamenti e contributi

 


 

A partire dal 28 gennaio scorso gran parte degli appaltatori e dei partner che lavorano con l’Agenzia per lo sviluppo internazionale degli Stati Uniti (Usaid) sono stati messi in congedo forzato, in attesa che l’amministrazione Trump decida definitivamente cosa farne. Di loro e dell’Agenzia, che dal 1961 fornisce aiuti umanitari e assistenza per lo sviluppo in decine di Paesi in tutto il mondo.

Attualmente un tribunale ha bloccato quanto stabilito dal governo ma, essendo comunque stati sospesi per 90 giorni i fondi di moltissimi programmi e licenziati in tronco altrettanti collaboratori, le conseguenze sono già visibili su coloro che beneficiavano degli aiuti.

Prestito condominio

per lavori di ristrutturazione

 

COSA HANNO DECISO E COSA HANNO DETTO TRUMP E MUSK SU USAID

Tagliare, tagliare, tagliare. Questo il mantra di Trump e del capo del dipartimento per l’Efficienza governativa, Elon Musk, perfettamente allineati sull’abolizione di Usaid. Per il presidente degli Stati Uniti è uno spreco di denaro e una struttura gestita da “pazzi”.

Musk, in quanto addetto alla spending review, sarebbe addirittura colui che ha dato l’idea a Trump, il quale, a sua detta, avrebbe concordato “sulla necessità di chiuderla”. Anche lui ha definito l’Usaid “incredibilmente politicamente di parte” e ha detto che ha sostenuto “cause radicalmente di sinistra in tutto il mondo, comprese cose che sono anti-americane”. Ha poi aggiunto che l’Agenzia è “irrecuperabile” e che è “una palla di vermi”, oltre che “un’organizzazione criminale”.

Il 3 febbraio il Ceo di Tesla e SpaceX, X ha fatto sapere che Trump – senza indicare alcun ordine esecutivo specifico emesso dal presidente – aveva firmato per la sua chiusura. Qualche ora dopo, il Segretario di Stato Marco Rubio ha annunciato di essere l’amministratore ad interim di Usaid.

Rubio ha dichiarato che ci sono parti dei finanziamenti che sostiene, ma i dettagli rimangono vaghi. Non è quindi chiaro quali – e se ci sono – programmi dell’Usaid che potrebbero sopravvivere.

COS’È E COSA FA(CEVA) USAID

Usaid, il cui sito è stato messo offline, è stata istituita nel 1961 sotto l’amministrazione del presidente John F. Kennedy ed è il braccio umanitario del governo statunitense. “Ogni anno – scrive la Cnn – eroga miliardi di dollari in tutto il mondo nel tentativo di alleviare la povertà, curare le malattie e rispondere a carestie e disastri naturali. Promuove inoltre la costruzione della democrazia e lo sviluppo sostenendo organizzazioni non governative, media indipendenti e iniziative sociali”.

L’Agenzia, come dichiarato da alcuni suoi funzionari alla Cnn, è anche “uno strumento chiave del soft power degli Stati Uniti per promuovere le relazioni con le comunità di tutto il mondo” poiché “la sicurezza nazionale degli Stati Uniti viene affrontata con i pilastri delle ‘tre D’: difesa (defense), diplomazia (diplomacy) e sviluppo (development), guidati, rispettivamente, dal dipartimento della Difesa, dal dipartimento di Stato e dall’Usaid”.

Come confermato anche da ex funzionari dell’Usaid, l’Agenzia non è solo altruismo, serve anche gli interessi nazionali. “Può sviluppare mercati con cui gli Stati Uniti possono commerciare e ha anche contribuito a rendere i Paesi più stabili, il che può arginare la migrazione globale e impedire che gli Stati Uniti siano coinvolti in conflitti all’estero – hanno detto alla Cnn -. I programmi climatici dell’Usaid hanno costruito la resilienza e affrontato la povertà energetica, ma hanno anche creato ‘condizioni di parità’ per le aziende statunitensi di energia rinnovabile”.

Secondo il Congressional Research Service, impiega circa 10.000 persone (che Trump vorrebbe ridurre a meno di 300), due terzi delle quali lavorano all’estero. Ha basi in più di 60 Paesi e lavora in decine di altri. Tuttavia, la maggior parte del lavoro sul campo è svolto da altre organizzazioni che hanno contratti e sono finanziate dall’Agenzia.

Finanziamenti personali e aziendali

Prestiti immediati

 

La tipologia di attività intraprese è molto ampia. “Usaid – spiega la Bbc – non solo fornisce cibo nei Paesi in cui la gente muore di fame, ma gestisce anche il sistema di rilevamento delle carestie, che utilizza l’analisi dei dati per cercare di prevedere i luoghi in cui sta emergendo la carenza di cibo”.

Gran parte del suo budget, precisa l’emittente britannica, è destinato a programmi sanitari, come l’offerta di vaccinazioni contro la poliomielite nei Paesi in cui la malattia è ancora diffusa e l’aiuto per fermare la diffusione di virus potenzialmente in grado di causare una pandemia.

NUMERI SUI FONDI ELARGITI A CHI E PER COSA

Ma quanto costa l’Usaid al governo statunitense? Secondo i dati del governo riportati dalla Bbc, nel 2023 gli Stati Uniti hanno speso 68 miliardi di dollari in aiuti internazionali.

Questo totale è distribuito tra diversi dipartimenti e agenzie, ma il budget dell’Usaid ne costituisce più della metà, con circa 40 miliardi di dollari, pari a circa lo 0,6% della spesa annuale totale del governo statunitense, che ammonta a 6,75 miliardi di dollari.

Nel 2023 i principali beneficiari degli aiuti sono stati Ucraina, Etiopia, Giordania, Repubblica Democratica del Congo, Somalia, Yemen, Afghanistan, Nigeria, Sud Sudan e Siria.

“Gli Stati Uniti sono i maggiori finanziatori dello sviluppo internazionale al mondo, e con un certo margine. Per dare un’idea – scrive la Bbc -, il Regno Unito è il quarto Paese al mondo per spesa in aiuti. Nel 2023 ha speso 15,3 miliardi di sterline, circa un quarto di quanto fornito dagli Stati Uniti”.

LE MISTIFICAZIONI DI TRUMP E MUSK

Tra i progetti Usaid giudicati dalla Casa Bianca “sprechi e abusi” ci sono, per esempio, una sovvenzione di 1,5 milioni di dollari a un gruppo LGBTQ in Serbia; 2,5 milioni di dollari per veicoli elettrici in Vietnam e 6 milioni di dollari per il turismo in Egitto. Tuttavia, come ricorda la Bbc, “il progetto per l’Egitto – iniziato nel 2019 sotto Trump – elenca progetti di aiuto per l’acqua, l’istruzione e i trasporti nella regione del Sinai settentrionale”.

Finanziamenti e agevolazioni

Agricoltura

 

Anche Musk, in quanto proprietario di X, contribuisce alla disinformazione. Per esempio, ha condiviso un video falso in cui si afferma che Usaid avrebbe pagato star di Hollywood come Angelina Jolie e Ben Stiller per visitare l’Ucraina. Pure Trump Jr, il figlio maggiore del presidente, e Sidney Powell, un ex avvocato di Trump, hanno dato risonanza al video.

LE CRITICHE ALLA DECISIONE DELL’AMMINISTRAZIONE TRUMP

Trump ha affermato di non avere bisogno del Congresso per cancellare del tutto l’Usaid “ma la pretesa di poter chiudere da solo l’Usaid è in contrasto con il ruolo distinto del Congresso nella creazione e nella chiusura delle agenzie federali”, ha dichiarato Matthew Kavanagh, direttore del Centro per la politica e la salute globale della Georgetown University.

“Siamo davvero in un territorio inesplorato”, ha aggiunto Steve Vladeck, analista della Corte Suprema della Cnn e professore all’American University Washington College of Law.. “Non abbiamo mai visto un presidente cercare di distruggere un’agenzia che il Congresso ha istituito”.

Secondo Kavanagh si tratta di un test da parte dell’amministrazione per vedere fin dove può spingersi: “Penso che stiano testando con cosa possono farla franca e che stiano chiaramente cercando di fare questa mossa anche se è in violazione della legge statunitense per vedere se verranno fermati o meno”. “Se avrà successo… questa non sarà l’ultima agenzia che il presidente tenterà di chiudere in questo modo”, ha detto Vladeck. “Ma è proprio questo il punto: non importa quanto ci piaccia o meno un’agenzia, qui è in gioco la prerogativa del Congresso, non quella del presidente”.

Per Steve Tsang, direttore del China Institute alla School of Oriental and African Studies, “Trump ha probabilmente fatto di più per rendere di nuovo grande la Cina in due settimane di quanto Xi sia riuscito a fare da solo in oltre un decennio”. Altri esperti infatti avvertono che questa mossa, come quella di uscire dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), crea un vuoto di potere e fa il gioco proprio del Paese che Trump considera la più grande minaccia agli interessi degli Stati Uniti: la Cina, che già da tempo, con i suoi ingenti investimenti, si sta insinuando nei Paesi in via di sviluppo. Tuttavia, l’assistenza fornita da Pechino è costituita per la maggior parte da prestiti che stanno appesantendo con un debito insostenibile coloro che li ricevono.

Infine, secondo un rapporto pubblicato ieri dall’organo di controllo indipendente dell’Agenzia, il blocco di 90 giorni imposto da Trump alle attività dell’Usaid “ha reso più difficile tracciare il potenziale uso improprio dell’assistenza umanitaria finanziata dai contribuenti statunitensi, il che significa che potrebbe finire involontariamente a gruppi terroristici”, come Hamas, Hezbollah, l’Isis o gli Houthi.

Prestito personale

Delibera veloce

 

LE CONSEGUENZE DELLA CHIUSURA DI USAID

Ma soprattutto, nell’immediato, la chiusura dell’Usaid significa: stop alla risposta alle malattie (Hiv, colera, tubercolosi, malaria e morbillo sono solo alcune), all’istruzione delle ragazze e delle mense scolastiche gratuite in Africa, ma anche agli aiuti per gli ospedali in Siria, al sostegno alle comunità emarginate dai Balcani all’Uganda, ai media in Myanmar e allo sminamento in Cambogia, alla protezione della foresta amazzonica e alla lotta alla cocaina in Sudamerica, al supporto all’Ucraina ancora in guerra e al contrasto dell’influenza russa.



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link