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Il 2024 è stato un anno incoraggiante per il mercato dei mutui in Italia, che si conferma in chiara ripresa dopo un 2023 decisamente difficile e lascia ben sperare per il nuovo anno. I cinque tagli sul costo del denaro operati dalla Banca Centrale Europea nel corso delle ultime 6 riunioni di politica monetaria hanno avuto effetti positivi sul mercato, con il TAN medio dei mutui a tasso variabile a 20 e 30 anni che è calato di oltre un punto percentuale rispetto a gennaio 2024, passando dal 4,94% al 3,71% attuale. Secondo le stime di MutuiOnline.it, i consumatori che 12 mesi fa hanno scelto questo tipo di finanziamento hanno visto la rata mensile alleggerirsi di 99 €, passando dai 985 € di inizio 2024 agli 886 € attuali, per un risparmio di 23.701 € sugli interessi di un mutuo a 20 anni da 150.000 €. Inoltre, dopo la riduzione dei tassi nella riunione di gennaio la strategia di allentamento in materia di politica monetaria da parte dell’Eurotower è destinata a proseguire nel corso di quest’anno: ipotizzando altri 2 tagli da 25 punti base ciascuno entro giugno, il TAN medio dei mutui a tasso variabile potrebbe scendere al 3,21%, che comporterebbe una rata mensile del mutuo considerato di 848 €, per un risparmio di 9.230 € sugli interessi del mutuo rispetto a oggi.
Nuovi tagli sul costo del denaro potrebbero dunque portare a un riequilibrio entro fine anno tra il tasso di interesse del variabile e quello del fisso, che al momento risulta nettamente più conveniente alla luce di un TAN medio che a gennaio 2025 si attesta al 2,83%.
Nicoletta Papucci, portavoce di MutuiOnline.it, commenta: “Il cambio di rotta in tema di politica monetaria della Banca Centrale Europea ha permesso al mercato dei mutui di risollevarsi. Grazie ai cinque tagli sul costo del denaro operati a partire da giugno, i tassi in discesa stanno rendendo l’accesso al credito molto più vantaggioso rispetto a un anno fa, e questo lascia ben sperare per i prossimi mesi. Le prospettive inflattive nell’Eurozona sono infatti buone e secondo le curve forward l’Euribor a 1 e 3 mesi dovrebbe scendere sotto il 2% nella seconda metà dell’anno (un calo significativo rispetto a inizio 2024, quando il valore dell’Euribor a 1 e 3 mesi era attorno al 3,87%). In questa prospettiva, il riequilibrio tra mutui a tasso fisso e variabile atteso a fine 2025 permetterà ai consumatori di avere a disposizione una gamma sempre più ampia di opzioni tra cui scegliere. Gli strumenti di comparazione delle offerte come MutuiOnline.it saranno ancora più fondamentali per individuare le soluzioni più convenienti e risparmiare migliaia di euro di interessi sul rimborso del mutuo.”
LA SITUAZIONE IN FRIULI VENEZIA GIULIA
In Friuli-Venezia Giulia la quasi totalità dei clienti di MutuiOnline.it (99,2%) ha optato per il tasso fisso nel 2024, quota che sale ancora se si considera il mese di gennaio (99,4%), e si attesta in netta crescita rispetto al recente passato. Infatti, nel 2023 il fisso era stato scelto nel 92,9% dei casi, dato che si abbassa al 68,6% nel 2022, quando il tasso variabile era più conveniente del fisso con un TAN medio che si attestava sotto l’1%.
Le richieste di surroga del mutuo, ovvero di trasferimento del finanziamento da una banca a un’altra per beneficiare delle condizioni più vantaggiose offerte dal nuovo istituto, si sono attestate al 31,7% del totale nel 2024, quasi tre punti percentuali in meno rispetto alla media nazionale, che è del 34,4%. Nel primo mese del nuovo anno la quota balza, tuttavia, al 35,8% del mix. La finalità di finanziamento più richiesta nella regione rimane l’acquisto della prima casa, al 56,8% del totale a gennaio 2025, dato in calo rispetto al 2024 quando rappresentava il 59,6% del mix.
La durata media dei finanziamenti in Friuli-Venezia Giulia si conferma in crescita, passando dai 24 anni e 3 mesi del 2023 ai 24 anni del 2023 fino ai 24 e 4 mesi del 2024 (valore più alto degli ultimi 10 anni), con il trend di crescita che prosegue anche a gennaio, con il dato che si attesta a 25 anni e 1 mese.
L’età media di chi richiede un mutuo nella regione si è attestata sui 38 anni e 7 mesi nel 2024, più di un anno inferiore rispetto alla media italiana di 39 anni e 8 mesi, con il dato che si abbassa ulteriormente a 38 e un mese a gennaio 2025.
Per quanto riguarda l’importo medio richiesto, nel 2024 Friuli-Venezia Giulia si registra una crescita del +4,0% rispetto all’anno precedente, con il dato si attesta sui 125.243 € – valore più alto dal 2015 – anche se nettamente sotto la media italiana di 140.463 €. Infine, anche il valore medio degli immobili nella regione è più basso rispetto al resto della Penisola, con 189.276 € in media nel 2024 contro i 225.151 € a livello nazionale.
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