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Alla fine delle fonti autorevoli sono quelle delle istituzioni. Su questo punto non dovrebbero esserci motivi dottrinali . Il Presidente della Giunta regionale di Basilicata sul tema turistico cosi risponde : “La pubblicazione dei dati relativi ai flussi turistici in Basilicata avviene regolarmente con cadenza mensile ormai da più di un anno. Una scelta precisa che l’Agenzia di promozione territoriale ha assunto, per la prima volta da quando esiste il sistema statistico regionale, per venire incontro all’esigenza manifestata da parte degli operatori di conoscere con regolarità e tempestività l’andamento dei flussi. Se, da parte degli operatori, questa scelta è stata apprezzata in quanto utile ai leciti fini della programmazione delle proprie scelte imprenditoriali, purtroppo la stessa cosa si presta ad interpretazioni strumentali da parte di chi ha fini diversi dal bene della collettività e degli operatori stessi”. Vito Bardi nel suo discorrere rileva come : “Il 2024 si sia chiuso con un risultato positivo rispetto all’anno precedente sia in termini di arrivi che in termini di presenze. Anche rispetto all’anno più importante del turismo lucano, ovvero il 2019 che ha rappresentato il culmine di visibilità e di interesse turistico grazie alla capitale europea della cultura si è riusciti a recuperare il numero di arrivi, fatto salvo un 2% che la statistica può considerare irrilevante. Va da sé che dopo il Covid e senza la capitale europea della cultura questo è un risultato assolutamente positivo”. Il Presidente Bardi inoltra evidenzia che sui mercati esteri la Basilicata ha acquisito il 61% di arrivi in più rispetto non al 2023, ma addirittura rispetto al 2019. Venendo poi al particolare dettaglio della città di Matera, Bardi precisa che è aumentato il numero di arrivi non soltanto nella sua componente internazionale (+82% rispetto al 2019), ma anche nel suo numero complessivo (+5% rispetto al 2019). Quanto alla “dotazione straordinaria” di questi ultimi anni, Bardi precisa che per buona parte si tratta di fondi orientati ai mercati esteri e, comunque, destinati esclusivamente a sostenere il settore e gli operatori. alla fine dice : “È strumentale, dunque evidenziare solo il calo delle presenze rispetto al 2019, tanto più che questo non può essere imputato all’azione dell’agenzia di “promozione” territoriale, azione misurabile dal numero di arrivi. Volendo analizzare le motivazioni di questo calo, sono da ricercare nella debole programmazione dell’offerta di attività avvenuta negli anni post Covid, dopo un 2019 durante il quale l’investimento in cultura ha raggiunto la cifra record di 50 milioni di euro per il programma della capitale europea. Tutto questo non significa sottovalutare le criticità di alcune aree interne, in primis il Pollino che purtroppo non da ieri, ma da oltre dieci anni è in sofferenza, e lo è stato finanche nel 2019, ma su questo bisognerà continuare a lavorare, così come bisognerà lavorare sul rafforzamento dell’offerta culturale, anche con l’azione rinnovata della Fondazione Matera Basilicata 2019. “Nessuna manipolazione, quindi – conclude Bardi – al contrario piena trasparenza. E anche competenza, a differenza di chi si improvvisa statistico con fini diversi da “verità” e bene comune”. La verità alla fine come in tutte le cose conta molto di più di tutto. Per adesso la voce delle istituzioni continuano ad essere un punto fermo.
Oreste Roberto Lanza
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