Powell come ieri, Inflazione Usa al rialzo

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Dax nuovi Massimi Storici

Una giornata parecchio movimentata sui mercati azionari che hanno visto prima l’uscita del dato sull’inflazione Usa, poi Powell al congresso che di fatto conferma quanto detto giá ieri al Senato senza dare alcuni spunti aggiuntivi se non qualche dichiarazione rispetto l’inflazione Usa. Mercati americani parecchio movimentati, il Dax prosegue il rialzo verso i nuovi massimi storici, l’indice non sembra avere un freno. 

INFLAZIONE USA, AL DI SOPRA DELLE STIME. FINE DEI TAGLI? 

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Inflazione al 3%, sale rispetto al 2,9% delle stime e del dato di partenza, un rialzo veramente irrisorio considerando l’andamento generale del dato. All’uscita del dato le reazioni sono state importanti dal punto di vista dei movimenti di mercato e lato percezione del dato. Dopo un crollo fulmineo di tutti gli indici, con un Nasdaq che ha perso circa il -1% in 1 minuto e Dax che arretra sui livelli negoziati ieri, hanno iniziato a circolare voci secondo cui la Fed dovrebbe addirittura aumentare i tassi di interesse. Il rialzo dell’inflazione é sicuramente un problema ma prima dovremmo capire come si sta muovendo l’inflazione nel corso degli ultimi mesi e come vediamo dal grafico la situazione é tutt’altro che preoccupante. La dinamica dei prezzi vede solamente un leggero recupero dell’inflazione e non una forte accelerazione al rialzo, stiamo parlando di movimenti che sul grafico risultano fisiologici su un trend che di fatto é marcatamente ribassista. Ipotizzare la fine dei tagli dei tassi di interesse é assolutamente prematuro e dimostra come l’attenzione degli operatori sia focalizzata piú sul dato in uscita e non sul contesto in cui il dato si trova, in questo caso in un sentiero marcatamente ribassista sotto tutti i punti di vista. 

 

 


Inflazione Usa e il movimento correttivo degli ultimi mesi (rettangolo verde) – Fonte: TradingView – David Pascucci

POWELL E L’INFLAZIONE

Un Powell che rimarca quanto detto ieri, ossia del fatto che l’economia americana sia in salute, che il mercato del lavoro non presenta criticitá e che la Fed non ha fretta nel gestire la sua politica monetaria. Arriva oggi l’inflazione al rialzo e giustamente Powell non risulta preoccupato, anzi, rimarca invece quanto sia piú importante per la Fed osservare il dato Pce che di fatto, secondo Powell, darebbe un miglior feedback sull’andamento economico americano. Un Powell tranquillo, sicuro, non ha esitato come sempre ha fatto nelle sue uscite pubbliche. Secondo Powell l’inflazione sta andando nella giusta direzione, soprattutto se prendiamo a riferimento i livelli da cui é partita, cosí come si puó anche notare nel grafico di cui sopra. Powell di fatto ha ragione a rimarcare questo punto, proprio perché oggi pomeriggio gli “allarmismi” non sono stati pochi. 

LE REAZIONI DEI MERCATI 

Mercati a dir poco nervosi. Nasdaq perde in un minuto circa il -1,5%, Dax perde circa un -0,7% dai massimi, in sostanza la reazione é stata pessima, da panic sell. I mercati dopo poco iniziano a strutturare delle reazioni che lentamente hanno struttrato una vera e propria inversione durata tutto il pomeriggio e che ha portato il Dax a nuovi massimi storici con delle accelerazioni rialziste e strappi sui massimi che iniziano a fare paura anche ai rialzisti piú incalliti. Nasdaq, S&P500 e Dow Jones rimangono ancora sui livelli dei giorni scorsi, non riescono a trovare lo spunto giusto per partire al rialzo. EurUsd recupera insieme a GbpUsd, UsdJpy allunga invece al rialzo, un movimento in netta controtendenza con quanto visto sulle majors europee. Domani dati importanti che potrebbe ulteriormente muovere i mercati. 

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