In un incontro pubblico tenutosi al Palazzo Vermexio, Luca Cannata, vicepresidente della Commissione Bilancio alla Camera, ha affrontato alcune delle principali problematiche che interessano la città di Siracusa. Al centro della discussione, temi cruciali come la sanità locale e la vicenda della zona industriale, su cui il parlamentare ha espresso un impegno concreto e operativo.
Sanità: “Un passo avanti per l’ospedale di Siracusa”
Il deputato Cannata, in quota Fratelli d’Italia, ha aperto il suo intervento parlando delle questioni relative alla sanità, in particolare riguardo all’ospedale di Siracusa.
Dopo le continue richieste di aggiornamenti sulla faccenda, il deputato ha sottolineato che il Ministero della Salute sta aspettando una risposta dalla Regione Sicilia per chiarire se l’ospedale di Siracusa possa essere classificato come “Dea di secondo livello” e se possa essere realizzato secondo gli standard previsti. “L’iter è in stand-by – ha dichiarato Cannata – e la Regione non ha ancora risposto. La nostra priorità è risolvere questa situazione che si sta dilungando oltre il previsto”.
In programma anche un incontro imminente con l’ingegnere Guido Monteforte, commissario straordinario per l’ospedale di Siracusa, con cui Cannata è in costante contatto. “Non possiamo permettere che una risposta tardiva dalla Regione faccia rallentare tutto il processo – ha aggiunto – sono convinto che dobbiamo essere concreti e puntare a risolvere il problema”.
Zona industriale: “Risposte fattive e il ruolo del governo nazionale”
Un altro tema affrontato dal deputato Cannata riguarda la difficile situazione della zona industriale di Siracusa, che da anni soffre di gravi problematiche, tra cui gli alti costi energetici e le difficoltà derivanti dal Green Deal europeo. Cannata ha reso noto di aver avuto recentemente un incontro con il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, per portare all’attenzione del governo regionale le difficoltà delle imprese che operano nel polo petrolchimico. A tal riguardo, ha annunciato un incontro previsto per il 20 febbraio con l’assessore regionale alla produttività.
Il deputato di FdI ha evidenziato che il governo nazionale ha già preso provvedimenti concreti per supportare l’industria siracusana. Un esempio di questa azione è l’intervento del dicembre 2022 con l’uso del “Golden Power”, che ha permesso di salvare la Isab Lukoil, garantendo l’ingresso di capitali necessari per una riconversione sostenibile. “Il problema della zona industriale non è nuovo – ha dichiarato Cannata – ma la soluzione è possibile solo con l’impegno di tutti”.
Cannata ha anche rimarcato l’importanza di continuare a proteggere i posti di lavoro diretti e indiretti, assicurando una riconversione del comparto industriale senza chiusure, ma anzi puntando su investimenti e formazione per i lavoratori. “Il governo nazionale è già attivo – ha sottolineato – e stiamo lavorando per ottenere risposte concrete a livello europeo per ridurre i costi energetici e sostenere l’industria”.
Il futuro del petrolchimico di Siracusa
Il deputato ha infine ricordato che Siracusa è stata dichiarata “sito strategico nazionale”, una decisione che conferma l’importanza del polo industriale per l’economia regionale e nazionale. Con il ministro Adolfo Urso, infatti, è stato programmato un tavolo operativo per metà marzo, in cui saranno analizzati gli investimenti necessari per garantire un futuro sostenibile e competitivo per gli impianti siracusani.
“Il nostro obiettivo è chiaro – ha concluso Cannata – dobbiamo evitare che la zona industriale venga ostacolata da ideologie pregresse, ma dobbiamo affrontare la questione con pragmatismo e determinazione. Il governo, insieme alle istituzioni regionali e alle imprese, deve lavorare in sinergia per assicurare che Siracusa rimanga un motore economico strategico per il Paese”.
L’intervento di Cannata si inserisce in un contesto di crescente attenzione da parte delle istituzioni, che stanno cercando di rispondere alle sfide industriali ed economiche della città con soluzioni concrete, mirando al futuro senza dimenticare le difficoltà del presente.
12 Febbraio 2025 | 12:03
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