“Gennà che succede alla nostra Villa?” Fiorentino risponde e rassicura tutti – AlessioPorcu.it

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La contro-comunicazione del Comune di Cassino e la sbandierata emergenza ambientale provocata dai lavori di riqualificazione nella Villa Comunale

Non è solo la polemica. Perché, ammesso che i fatti ne diano motivo, essa si esaurirebbe circoscrivendosi alle cose contestate dai Carabinieri. La contro-comunicazione di palazzo De Gasperi a Cassino, in risposta agli attacchi piovuti in questi giorni sulla questione dei rifiuti nella Villa Comunale – e sulla sbandierata emergenza ambientale provocata dai lavori di riqualificazione – ha voluto mettere in chiaro molto di più delle ragioni contestate da ambientalisti e opposizione.

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In gioco, infatti, non c’è solo la validità dei lavori di rinnovo di uno dei più grandi parchi comunali del basso Lazio, ma anche la credibilità dell’assessore ai Lavori Pubblici, reo di non aver preso le dovute contromisure per evitare quello che da alcuni è stato bollato come uno “scandalo ambientale”.

I cumuli di rifiuti nel parco

Franco Evangelista

Al centro della polemica, alcuni cumuli di rifiuti da autofficina rinvenuti all’interno di un vecchio fabbricato abbattuto all’interno del parco. Stando al racconto fatto da alcuni ambientalisti, che hanno motivato un’interrogazione consiliare da parte dei consiglieri di opposizione Arduino Incagnoli, Giuseppe Sebastisnelli e Franco Evangelista, quegli scarti sarebbero stati interrati all’interno del verde. Ed in barba al più piccolo briciolo di etica comune.

Voci che, di rimbalzo, hanno cominciato ad agitare la Città martire, fino a scatenare, in alcuni casi, un vero e proprio allarmismo collettivo.

Il caso è finito anche sotto la lente dei Carabinieri, in particolare del Nucleo Tutela Ambientale, che ha effettuato dei sopralluoghi all’interno del polmone verde. La polemica si è ingrandita, i lavori della Villa sono finiti al centro delle discussioni in ogni bar, tra i consiglieri comunali serpeggiava imbarazzo, al punto che alcuni hanno cominciato a chiedere lumi all’assessore ai Lavori Pubblici: “Gennaro ma che sta succedendo?”.

Fiorentino replica e rassicura

Foto © Stefano Strani

Tensioni che il palazzo di piazza De Gasperi non poteva più contenere. E, così, ha deciso di reagire. E lo ha fatto con tanta durezza ma con altrettanta argomentazione da disinnescare gli SOS, riportando la narrazione nel merito dei fatti. Cioè che la paventata emergenza ambientale non esiste. Nessuno ha interrato nulla, tantomeno rifiuti tossici per la salute pubblica.

“Non si riscontrano evidenze di occultamenti, di smaltimenti illeciti o altre anomalie. È quanto rilevato e certificato dai Carabinieri dopo un sopralluogo riguardo alla allarmistica presenza di rifiuti venuti fuori durante i lavori”, ha spiegato l’assessore Gennaro Fiorentino.

I militari hanno comunque provveduto a sanzionare la ditta per aver lasciato il materiale di scarto rinvenuto nel fabbricato più giorni del dovuto. Così come la Polizia Locale -organo del Municipio – ha elevato una multa per del fango che i mezzi di movimento terra hanno disseminato lungo le strade adiacenti.

“Custodi del territorio”

“L’attenzione dell’Amministrazione è costante – ha chiosato Fiorentino –. Siamo gelosi custodi del nostro territorio”. Il delegato di Salera fa sapere anche che sono stati prelevati dei campioni di terreno per la semina del prato e del terreno.

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A dare manforte all’assessore, ci ha pensato il portavoce del primo cittadino Mario Costa, che, alla stampa, ha stigmatizzato “l’intento disfattista” dei polemizzatori: “C’è chi chiede il sequestro del cantiere. Ma sulla base di che? È proprio vero che il senso della misura non è di moda in tempi del vivere esagerato, dove l’esagerazione sembra spuntarla rispetto alla ragionevolezza”.

Polemica a parte, i lavori proseguono. Stando al cronoprogramma del Comune, il nuovo parco sarà riaperto ad aprile, proprio in vista dell’ ottantesimo anniversario della Liberazione e della tradizionale “Maratona di primavera”.



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