Haiti: Save the Children, dopo l’escalation di violenze da parte di gruppi armati nel Paese, il 2024 ha registrato un incremento assoluto di morti e feriti tra i bambini

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(AGENPARL) – Roma, 12 Febbraio 2025

Se non leggi correttamente questo messaggio,clicca qui Comunicato stampa 11 febbraio 2025 Haiti: Save the Children,dopo l’escalation di violenze da parte di gruppi armati nel Paese,il 2024 ha registrato un incremento assoluto di morti e feriti tra i bambini L’Organizzazione chiede alle parti in conflitto di fermare la violenza per proteggere veramente le vite dei bambini. Inoltre,serve garantire che l’assistenza umanitaria e gli operatori possano raggiungere senza difficoltà chi ne ha bisogno e che la comunità internazionale aumenti urgentemente i finanziamenti umanitari per Haiti. Ad Haiti,nel corso del 2024 sono stati uccisi o feriti in media circa 24 bambini al mese,rendendo quello appena trascorso l’anno più letale per i bambini e le loro famiglie nel Paese da quando la violenza è aumentata tre anni fa. Lo afferma oggi Save the Children,l’Organizzazione che da oltre 100 anni lotta per salvare le bambine e i bambini a rischio e garantire loro un futuro. Secondo un’analisi dei dati delle Nazioni Unite,l’anno scorso i gruppi armati ad Haiti hanno ucciso o ferito 289 bambini,con un aumento del 68% rispetto ai 172 del 2023[1]. Tuttavia,è probabile che il numero reale di bambini e bambine vittime sia molto più alto. Inoltre,più di un bambino su tre ucciso negli ultimi tre mesi del 2024,faceva parte di gruppi armati. “I bambini che vivono in aree dove ci sono combattimenti in atto non possono andare a scuola,giocare all’aperto,camminare per strada o stare in macchina in sicurezza senza la costante minaccia che le violenze li colpiscano. Non riescono ad addormentarsi senza l’incubo che il loro quartiere possa essere dato alle fiamme e che siano costretti a scappare ancora una volta. Questa violenza senza fine sta distruggendo la salute fisica e il benessere mentale dei bambini e delle bambine nel Paese. Nessuno di loro dovrebbe vivere nella paura continua” ha affermato Chantal Sylvie Imbeault,Direttore ad Haiti per Save the Children. La crisi ad Haiti è degenerata nel 2022 e continua a devastare le vite dei più piccoli a quasi un anno dall’escalation della violenza e dalla dichiarazione dello stato di emergenza del 3 marzo 2024. I gruppi armati che combattono per il controllo del territorio hanno reclutato centinaia di bambini,costringendo alcuni ad uccidere,rapire e saccheggiare solo per sopravvivere. In tutto il Paese,le violenze in corso hanno costretto circa un bambino su otto a scappare dalle proprie case o dal proprio quartiere. Molti ora vivono in scuole sovraffollate trasformate in rifugi o con famiglie ospitanti,spesso senza accesso ad acqua pulita,cibo o assistenza sanitaria. Solo nell’ultimo anno,più di 700.000 persone (su una popolazione di 11,7 milioni) sono state costrette a sfollare a causa delle violenze dei gruppi armati che hanno limitato anche la distribuzione degli aiuti e fatto salire i prezzi alle stelle generando in tutto il Paese livelli di fame altissimi. “Sappiamo che le forze di sicurezza stanno incontrando minori reclutati da gruppi armati che spesso rimangono intrappolati nel fuoco incrociato. Questi bambini sono vittime di gravi violazioni dei diritti dei minori e devono essere trattati come bambini (vittime),non come milizie. Le loro vite dipendono da questo” ha aggiunto Chantal Sylvie Imbeault. Secondo i dati delle Nazioni Unite,ad Haiti nel 2024 sono state uccise o ferite 7.839 persone,circa il 26% in più rispetto al numero di morti o feriti dell’anno precedente. Save the Children ha affermato che l’unico modo per proteggere veramente le vite dei bambini è fermare questa violenza e che le parti in conflitto facciano tutto il possibile per stemperare immediatamente la situazione. Inoltre,serve garantire che l’assistenza umanitaria e gli operatori possano raggiungere senza difficoltà chi ne ha bisogno e che la comunità internazionale aumenti urgentemente i finanziamenti umanitari per Haiti. L’Organizzazione chiede,inoltre,alle forze di polizia nazionale nel Paese e a tutte le forze di sicurezza anche internazionali dispiegate ad Haiti,trasparenza e garanzie affinché si adottino solide misure di protezione dei minori,quali una formazione pre-dispiegamento sulla tutela dei bambini,sulla prevenzione dello sfruttamento e dell’abuso sessuale (SEA) e sulla violenza contro le donne e le ragazze e piani completi per la formazione continua post-dispiegamento. L’Organizzazione,inoltre,chiede alla comunità internazionale di aumentare urgentemente i finanziamenti umanitari per Haiti. Save the Children al momento sta fornendo assistenza in denaro alle famiglie sfollate nell’area metropolitana di Port-au-Prince che vivono in scuole trasformate in rifugi temporanei,per trovare soluzioni abitative più dignitose,aiutando nel frattempo a liberare le scuole per riprendere le attività educative,e assistenza in denaro alle famiglie ospitanti nei dipartimenti di Grand’Anse e South. L’Organizzazione sta lavorando anche attraverso i partner locali nei dipartimenti di Haiti West,Grand’Anse e South per fornire accesso a un’istruzione di qualità e supporto psicosociale agli studenti. Per informazioni:

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