I borghi più belli d’Italia in Sicilia alla Bit di Milano: il turismo come leva contro lo spopolamento

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Finanziamenti e agevolazioni

Agricoltura

 


Il turismo non è più solo una leva di marketing territoriale, ma anche uno strumento per rafforzare l’infrastruttura sociale. Con questa visione l’Associazione dei Borghi più belli d’Italia in Sicilia ha partecipato negli scorsi giorni alla BIT – Borsa Internazionale del Turismo di Milano, portando all’attenzione del dibattito nazionale la necessità di un approccio integrato che affronti il tema dello spopolamento con una strategia che metta al centro il rafforzamento dei servizi essenziali e il tessuto comunitario.

L’Associazione ha come obiettivo principale la lotta allo spopolamento dei borghi. Il turismo, che un tempo era il nostro focus primario in ottica di promozione del territorio, oggi è diventato uno strumento per realizzare la nostra missione: ripopolare i borghi, renderli accoglienti e ricreare comunità coese. I servizi essenziali – salute, istruzione, viabilità, accessibilità digitale – sono la priorità, perché senza questi non esistono opportunità per i giovani. Ci aspettiamo fatti concreti dalla politica nazionale e regionale per sostenere la “restanza” e sviluppare attività legate al territorio“, afferma Fiorello Primi, Presidente dell’Associazione I Borghi più belli d’Italia. Il 79% degli ottomila comuni italiani ha meno di cinquemila abitanti e il 40% di questi condivide i servizi essenziali attraverso unioni comunali (fonte: Italiae). Un dato che conferma che il turismo da solo non basta a fermare l’abbandono delle aree interne, se non è accompagnato da politiche infrastrutturali in grado di garantire servizi sanitari, scolastici, bancari e digitali, oltre a una rete viaria adeguata.

Mutuo 100% per acquisto in asta

assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta

 

L’Associazione I Borghi più belli d’Italia, nata oltre vent’anni fa con l’obiettivo di valorizzare turisticamente i piccoli centri storici, ha evoluto il suo ruolo, trasformando il turismo in un mezzo per sostenere lo sviluppo locale. Grazie a una presenza capillare sul territorio, ha dato voce alla necessità dei piccoli Comuni e delle comunità di coniugare l’attrattività turistica con misure di coesione sociale, affinché i borghi siano percepiti come luoghi dove vivere, lavorare e costruire comunità solide, oltre che come mete turistiche.

Il modello proposto dall’Associazione prevede il potenziamento dei servizi essenziali per garantire condizioni di vita adeguate a chi vive nei borghi; la creazione di opportunità di lavoro e impresa, anche attraverso incentivi per la piccola imprenditorialità e un turismo più sostenibile e consapevole, che valorizzi le economie locali senza snaturare le identità territoriali.

L’Associazione dei Borghi più belli d’Italia in Sicilia segue questa direzione con un programma concreto che punta a rafforzare la rete sociale e comunitaria dei 25 borghi siciliani attraverso strumenti operativi e di governance: “Abbiamo strutturato un’azione di supporto ai territori che unisce visione e strumenti concreti – spiega Michelangelo Giansiracusa, coordinatore regionale dell’Associazione – Abbiamo di recente avviato il progetto IDDE e sviluppato incentivi per l’imprenditorialità. Continueremo a offrire strumenti di analisi e proposte concrete per invertire la rotta dello spopolamento“. L’Associazione siciliana ha inoltre avviato un processo di efficientamento interno, con la costituzione di un Comitato tecnico-scientifico e gruppi di lavoro dedicati, per elaborare strategie ancora più mirate.

La BIT di Milano è stata un’occasione per accendere i riflettori sulla necessità di politiche nazionali e regionali più incisive, capaci di trasformare il turismo in un’infrastruttura sociale stabile e non in un fenomeno stagionale. Il richiamo dell’Associazione è chiaro: senza servizi, senza investimenti e senza un quadro normativo di supporto, i borghi più belli d’Italia rischiano di diventare scenari vuoti. “Non basta portare i turisti nei borghi, dobbiamo far sì che chi ci vive abbia le condizioni per restare. Il turismo può essere una leva straordinaria, ma deve integrarsi con politiche territoriali che garantiscano servizi, infrastrutture e opportunità di crescita. Senza un’azione coordinata, il rischio è che la bellezza resti un’attrazione temporanea, senza futuro“, ha concluso Fiorello Primi.





Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Carta di credito con fido

Procedura celere