Il presidente delle Fiamme Oro Francesco Montini nominato anche vice della FederScherma: ma è a rischio incompatibilità

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C’è un piccolo caso normativo che coinvolge due grandi poteri dello sport italiano: le Fiamme Oro e il gruppo della Polizia di Stato. E la scherma, una delle Federazioni più vincenti del nostro movimento. Hanno in comune una figura di vertice: Francesco Montini, storico presidente delle Fiamme Oro, da poco anche vice della FederScherma. Due cariche che però sarebbero incompatibili e rischiano di finire al centro di un ricorso in tribunale.

Da qualche settimana, la Federazione Italiana Scherma (Fis) ha un nuovo presidente: Luigi Mazzone, ex spadista, professore ordinario e Direttore della Scuola di Specializzazione in Neuropsichiatria Infantile dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata, ha superato all’ultima stoccata l’uscente Paolo Azzi. Originario di Catania, è stato eletto col sostegno dell’ex storico numero 1 Giorgio Scarso e degli atleti (infatti come vicario ha scelto l’olimpionico Daniele Garozzo), avendo tra le sue fila anche Carabinieri e Polizia, da cui la scelta di Montini come secondo vice in consiglio. Qui però nascono i problemi.

Le regole sanciscono l’incompatibilità fra la carica di consigliere federale e quella di presidente di una società affiliata (a cui i gruppi militari sono equiparati). È una norma di buon senso, che serve per evitare conflitti di interesse (le Federazioni distribuiscono soldi e in teoria un consigliere potrebbe trovarsi nella posizione di indirizzarli alla sua stessa società): lo stesso presidente Mazzone, tanto per fare un esempio, è stato costretto a lasciare la guida del Cus Catania e il suo incarico all’interno della FederCusi (la Federazione universitaria). Per Montini è complicato, perché il comando delle potenti Fiamme Oro vale sicuramente più di una vicepresidenza.

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Il diretto interessato non ha battuto ciglio: ha pensato di archiviare la questione lasciando solamente la sezione scherma delle Fiamme Oro (al suo posto Flavio D’Ambrosi, che per altro è presidente della Federazione Pugilato). Le Fiamme Oro, infatti, sono formate da tanti Gruppi Sportivi per le varie discipline, ciascuno dei quali si affilia in maniera differente alla rispettiva Federazione. Problema risolto? Non proprio. Se è vero che esistono tanti gruppi per altrettanti sport, giuridicamente le Fiamme Oro sono un organismo unico, con un solo presidente. Lo statuto a riguardo è chiaro: “Il Presidente dei Gruppi Sportivi è il Direttore dell’U.C.A.G.S., il quale assume altresì la carica di Presidente di ogni Settore ovvero di ogni disciplina”. Infatti ci sarebbe un problema di registrazione anche col registro Coni. Insomma, Montini resta presidente delle Fiamme Oro. E perciò rimane pure lo spettro dell’incompatibilità. L’opposizione, che è rimasta fuori di poco dal consiglio federale, affila le armi e prepara il ricorso che rischia di imbarazzare il corpo della Polizia di Stato. Che le regole dovrebbe farle rispettare, non interpretare o addirittura cercarle di aggirare.

X: @lVendemiale



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