La Cisl calabrese riparte da Lavia: «Lavoro, infrastrutture e sanità le priorità della nostra azione»

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Il nuovo segretario regionale del sindacato è stato ospite del programma di approfondimento di LaC, dove ha tracciato la nuova rotta (in continuità con il passato) sui grandi temi 

Lavoro, infrastrutture, sanità. È lungo queste tre direttrici che si muove la rotta della Cisl in Calabria. A tracciarla, ospite in studio a Dentro la Notizia, il nuovo segretario regionale del sindacato Giuseppe Lavia (rivedi qui la puntata).

Un cammino che si rinnova ripartendo da quello già avviato. «Continueremo a lavorare su queste grandi priorità», ha dichiarato Lavia sollecitato dal conduttore Pier Paolo Cambareri.

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Lavoro: «Ok turismo e agricoltura, ma guardiamo anche all’industria»

A partire dalla questione del lavoro. In merito alla quale il segretario ha rilevato degli elementi positivi, con dei “ma”: «C’è una crescita del tasso di occupazione, ma c’è un altro dato che fa da contraltare: la crescita di tutte le tipologie di assunzione tranne di quelle a tempo indeterminato».

Nessuna ricetta dal sindacato, ma una situazione generale su cui riflettere e da cui cogliere gli spunti per trovare soluzioni: «Non ci sono bacchette magiche, ma questo dato è figlio della composizione del tessuto produttivo regionale. Agricoltura e turismo sono settori nevralgici in Calabria, ma serve anche un passo di lato verso l’industria. Solo così si può offrire occupazione di qualità e alzare il reddito medio regionale».

Essenziale in questa direzione, ha rimarcato Lavia, investire sul digitale. Anche come antidoto alla minaccia dello spopolamento. «Viviamo un vero e proprio inverno demografico – ha sottolineato –. In un solo anno abbiamo perso 8mila abitanti». Un trend alimentato da un lato dalla bassa natalità e dall’altro dall’emigrazione giovanile. «Ma per occuparci di chi ancora deve nascere dobbiamo prima occuparci di chi è già nato, realizzare appigli alla restanza». E cogliere le sfide del futuro, come appunto quella del digitale: «Di fronte alle transizioni inevitabili bisogna avere un approccio generativo, coglierne le opportunità».

Da questo punto di vista, il segretario regionale della Cisl ha evidenziato il grande lavoro svolto dalle università calabresi: «Grazie alle competenze messe in campo si possono promuovere start up e spin off di ricerca».

A questo si affianca il tema del rafforzamento dell’agroindustria, che rappresenta «un passo avanti» per l’agricoltura: «Tanto è stato fatto ma bisogna fare di più, là ci sono grandi opportunità», ha detto Lavia.

Infrastrutture: «Sì al Ponte, si lavori per 106 e Alta velocità»

Dal lavoro all’altra grande priorità: il superamento del divario infrastrutturale. Che in Calabria ruota tutto attorno alle tre questioni poste in studio da Cambareri: Ponte sullo Stretto, Statale 106, Alta velocità.

Il segretario della Cisl ha risposto punto per punto. «Il Ponte è un’opera importante che può fungere da attrattore per la realizzazione di altre opere: il nostro è un sì netto. Siamo contro la cultura del no che genera immobilismo». E sull’eventualità che possa restare un’incompiuta ha dichiarato: «Siamo fermi oppositori della visione per cui in questo Paese non si può fare nulla di fronte alla complessità di un’opera. Ci sono esperienze e capacità che ci pongono in condizioni di poterla realizzare. Se si fa altrove si può fare anche in Calabria».

Capitolo 106, con il finanziamento da 3 miliardi di euro che però servirà ad ammodernare solo alcuni tratti della strada. Lavia ha rivendicato il risultato come «frutto anche del lavoro di Cgil Cisl e Uil per poi rimarcare: «Ma va completata in tutta la sua estensione. Si tratta di un’opera fondamentale, prima ancora che per assicurare il diritto a una viabilità moderna, per assicurare il diritto a una mobilità sicura».

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E l’Alta velocità, con le polemiche su tracciato e finanziamenti. «Abbiamo la certezza che sia stata finanziata fino alla parte che non arriva in Calabria – ha specificato Lavia –. Per arrivare a Praia serve un miliardo di euro, ma c’è l’impegno della Regione a un’interlocuzione con il Governo. Su tutti gli altri tratti non abbiamo certezze». E poi ha precisato: «A noi non interessa dove passa il tracciato, ma deve essere un’Alta velocità vera, non una semplice accelerazione della linea. I calabresi hanno gli stessi diritti di tutti gli altri cittadini».

I rapporti con Cgil e Uil: «Noi lavoriamo per unire»

Cambareri accende un faro poi sui rapporti tra i tre sindacati confederali. Dall’unione di intenti della vertenza Calabria alla “diserzione” della Cisl in occasione dell’ultimo sciopero generale. «Sulla visione di fondo ognuno ha elementi distintivi – ha spiegato Lavia –. La Cisl è sempre e comunque per la cultura del dialogo. Un altro dei principi cardine è fare valutazioni di merito senza pregiudizi». Poi ha aggiunto: «La complessità della Calabria ci impone di trovare soluzioni condivise. Tutti dobbiamo fare dei passi indietro per fare dei passi in avanti. Noi lavoreremo seguendo un vecchio slogan della Cisl: la Cisl unisce. Lavoriamo per unire, nel rispetto reciproco delle posizioni».

Sanità: «L’inversione di tendenza annunciata da Occhiuto non c’è ancora»

Infine, lo spinoso tema della Sanità. Sulla gestione Occhiuto il segretario è stato chiaro: «Possiamo concedere delle attenuanti generiche legate all’eredità del passato. Ma l’inversione di tendenza annunciata più volte non è stata ancora realizzata: permangono troppe aree grigie».

Lavia ha affrontato il nodo della carenza di personale evidenziando come i medici non scelgano la Calabria per due motivi: uno è l’organizzazione che non permette di svolgere il proprio lavoro in maniera efficiente, l’altro è la mancanza di incentivi anche contrattuali che possano attrarre qui professionisti.

Un aspetto strettamente legato alle lacune dell’assistenza territoriale soprattutto nelle aree periferiche: «Gli ospedali di zona disagiata devono essere potenziati perché lì c’è un problema legato alle difficoltà di raggiungimento di hub e spoke. Questo è un aspetto fondamentale che sarà al centro della nostra azione sindacale».

Un ultimo sguardo Lavia lo ha concesso al Pnrr, visti i ritardi nella realizzazione delle opere, anche in campo sanitario, messi in luce dall’ultimo rapporto Svimez: «Occorre imprimere una decisa accelerazione, la deadline del 2026 è molto vicina. Registriamo positivamente però lo sforzo di tante amministrazioni comunali: il 65% ha avviato le fasi esecutive dei progetti».

La segretaria nazionale Daniela Fumarola in Calabria

In conclusione, l’annuncio della visita della nuova segretaria nazionale della Cisl Daniela Fumarola, che sarà in Calabria il prossimo 20 febbraio, quando Lavia passerà ufficialmente il testimone di segretario della provincia di Cosenza per dedicarsi alla nuova avventura regionale.

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