Regione Autonoma della Sardegna – A Cagliari il Comitato di Sorveglianza del Programma FSE+ 2021/2027: nel ‘24 forte accelerazione con un aumento del 90% degli importi programmati

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Cagliari, 12 febbraio 2025 – Il 2024 è stato caratterizzato da una significativa accelerazione dell’attuazione del Programma Regionale del Fondo Sociale Europeo Plus 2021/2027 che ha consentito, nella sola seconda metà dell’anno, un incremento di quasi il 90% degli importi programmati. È quanto emerso questa mattina a Cagliari nel corso della riunione plenaria del Comitato di Sorveglianza del PR FSE+ Sardegna che ha visto la partecipazione dei rappresentanti della Regione, della Commissione Europea, dei Ministeri competenti e del Partenariato economico e sociale.

“Il Fondo Sociale Europeo – ha osservato l’assessora del Lavoro Desirè Manca – è un fondo che riveste particolare importanza in quanto ci permette di investire direttamente sul cittadino, di investire per salvaguardare e migliorare la qualità della vita delle persone, in particolar modo delle fasce di popolazione più fragili. Dobbiamo prendere atto che nel 2024 c’è stata un’accelerata fondamentale, pari al novanta per cento, sulla programmazione del Fondo sociale europeo, e ciò significa che questo governo regionale, questa giunta e la Presidente Todde tengono particolarmente a lavorare sui bisogni delle persone. Nella seconda metà del 2024, infatti, sono stati pubblicati 15 dei 34 avvisi complessivamente pubblicati finora, raddoppiando gli importi programmati. Il nostro obiettivo è quello di continuare a lavorare in questa direzione, e anche nel 2025 intendiamo lavorare per riprogrammare l’allocazione delle risorse tra le diverse Priorità del Programma, incrementando quelle destinate all’inclusione e al contrasto delle povertà”.

Nel 2025 – ha evidenziato l’Autorità di Gestione Eugenio Annicchiarico – ci si attende non solo una conferma di questo avanzamento positivo nella programmazione degli avvisi ma anche il raggiungimento del primo obiettivo di spesa del Programma, fissato in circa 101 milioni di Euro. I dati di attuazione ci consentono, inoltre, di affermare la piena attualità della strategia di attuazione del Programma finalizzata in particolare alle politiche di inclusione sociale e lavorativa delle persone più vulnerabili, in piena coerenza – ha concluso – con il Pilastro europeo dei diritti sociali e le Raccomandazioni Specifiche per l’Italia del 2024”.

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Per la Commissione Europea è intervenuto Paolo Rizzo, della Direzione Generale Occupazione Affari Sociali e Inclusione: “Con il Comitato di Sorveglianza monitoriamo l’attuazione del programma regionale, ovvero come vengono divisi i fondi tra le grandi priorità che sono quelle dell’occupazione generale, occupazione giovanile, l’inclusione sociale, l’educazione e la formazione. Occorre fare il punto, inoltre, su come vengono spesi i fondi del Fondo Sociale Europeo in complementarietà con il PNRR. Un programma che incide sull’andamento del 21-27 è, ad esempio, il programma GOL, quindi – ha concluso il rappresentante di Bruxelles – l’investimento in informazione di persone lontane dal mondo del lavoro, disoccupate, ma anche persone che sono ai margini del mercato del lavoro”.

La prima parte della sessione è stata dedicata all’attuazione del PR FSE+ 2021-2027 con un focus su occupazione, istruzione, inclusione sociale e sviluppo economico. Nel 2024 sono stati pubblicati 18 avvisi per un totale di circa 139 milioni di euro, con interventi mirati al sostegno all’occupazione, alla formazione e all’inclusione sociale. Tra le iniziative più rilevanti, il programma SO.LA.RE. per il reinserimento lavorativo, incentivi all’occupazione per lavoratori a rischio esclusione, borse di studio per la formazione avanzata e misure per l’inclusione delle persone con disabilità.

L’analisi dello stato di avanzamento finanziario evidenzia una spesa certificata ancora contenuta rispetto alle previsioni, ma con una forte accelerazione attesa per il 2025, quando è prevista la spesa per oltre 107 milioni di euro. I fondi saranno destinati principalmente all’occupazione e alla formazione, settori chiave per la crescita del territorio.

L’azione del Programma si conferma in linea con gli obiettivi del Pilastro Europeo dei Diritti Sociali e con le Raccomandazioni Specifiche per Paese, ma si registra un rallentamento su alcune misure, anche a causa della sovrapposizione con altri strumenti di finanziamento come il PNRR. Per accelerare l’attuazione, nel 2024 sono stati raddoppiati gli importi degli avvisi pubblicati e sono state rafforzate le strategie di inclusione.

Il monitoraggio dei target intermedi evidenzia progressi significativi nel sostegno ai disoccupati di lungo periodo e nei percorsi di formazione, mentre si rendono necessarie azioni aggiuntive per favorire l’inserimento lavorativo di giovani e lavoratori autonomi. Si conferma inoltre la necessità di rafforzare le misure di contrasto alla povertà, dato che il tasso di povertà relativa in Sardegna si attesta al 19,4%, superiore alla media nazionale.

L’attuazione del Programma proseguirà con un impegno costante per garantire l’efficacia delle risorse investite, migliorare l’accesso alle opportunità formative e lavorative e favorire una crescita inclusiva e sostenibile per il territorio.

La seconda parte del Comitato di Sorveglianza è stata dedicata alla programmazione del POR FSE Sardegna 2014-2020 che si avvia alla chiusura con risultati significativi in termini di spesa certificata e raggiungimento degli obiettivi.

Al 31 dicembre 2024, l’importo complessivo certificato supera i 374 milioni di euro, con una percentuale di attuazione pari al 108% rispetto al piano finanziario iniziale. Gli assi prioritari, tra cui occupazione, inclusione sociale, istruzione e formazione, hanno registrato un avanzamento positivo, con il superamento delle previsioni di spesa e l’efficace implementazione degli interventi previsti.

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In particolare, sono stati coinvolti oltre 34.000 disoccupati, 29.900 persone svantaggiate e più di 321.000 beneficiari in percorsi di istruzione e formazione. Il programma ha inoltre sostenuto numerosi progetti destinati alla pubblica amministrazione e ai servizi pubblici, con un tasso di completamento superiore alle aspettative. La chiusura ufficiale prevede la trasmissione della documentazione finale entro il 15 febbraio 2026, nel rispetto delle normative europee.

Al termine della sessione è stato illustrato un focus sulla comunicazione e sulla diffusione dei risultati.



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