il critico d’arte Presidente di Quadriennale è stato stroncato da un malore improvviso

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Il critico d’arte e giornalista Luca Beatrice è morto improvvisamente oggi, 21 gennaio 2025, a 63 anni, a causa di un infarto. La notizia è stata diffusa dal fratello, Giulio Beatrice, e dall’amico Angelo Mellone, responsabile del Daytime Rai. Con la sua scomparsa, la cultura italiana perde una delle sue voci più vivaci, curiose, appassionate e visionarie. Già curatore del Padiglione Italia alla 53ma Biennale d’arte di Venezia del 2009, nel febbraio del 2024 era stato nominato Presidente della Quadriennale di Roma, istituzione con la quale peraltro aveva già collaborato, nel 2004, come commissario alla sezione Anteprima.

Nato a Torino, il 4 aprile 1961, Beatrice si è laureato in Storia del cinema alla Facoltà di Lettere dell’Università degli Studi di Torino, conseguendo poi il diploma di specializzazione in Storia dell’arte all’Università degli Studi di Siena, sotto la guida di Enrico Crispolti. Tre gli anni Ottanta e Novanta, fu tra i primi in Italia a dare visibilità alle nuove tendenze figurative del tempo, sostenendo artisti come Daniele Galliano, Marco Cingolani e Massimo Kaufmann. Nel 2009, per il Padiglione Italia alla Biennale d’arte di Venezia, curò insieme a Beatrice Buscaroli un progetto espositivo incentrato sul Futurismo riletto in chiave contemporanea, in omaggio a Filippo Tommaso Marinetti.

Luca Beatrice

È stato anche docente in prestigiose istituzioni, dall’Accademia Albertina di Torino, all’Accademia di Belle Arti di Palermo, allo IULM di Milano, passando per l’esperienza all’Accademia di Brera. Le pagine di riviste d’arte come Tema celeste e Flash Art hanno ospitato i suoi articoli sempre pungenti, spesso capaci di cogliere trend e mutamenti della contemporaneità. Ha collaborato assiduamente con testate giornalistiche come Libero e Linkiesta, non disdegnando l’incursione nel mondo televisivo, partecipando come opinionista e tifoso della Juventus al programma calcistico Tiki Taka.

Conto e carta

difficile da pignorare

 

Di riconosciuto eclettismo, Luca Beatrice è stato presidente del Circolo dei Lettori di Torino dal 2010 al 2018 e, accanto all’intensa attività curatoriale, ha svolto un ruolo cruciale nella divulgazione e nella riflessione sull’arte e la musica. Numerosi i saggi pubblicati, da Da che arte stai? e Pop, Sex per Rizzoli, fino alle biografie di Renato Zero e Lucio Dalla edite per Baldini & Castoldi. Con Canzoni d’amore (Mondadori) e Arte e libertà? (Giubilei Regnani), ha intrecciato le vicende della cultura visiva con le grandi passioni che animano la nostra società. Sempre per Rizzoli, nel febbraio 2021 ha dato alle stampe Da che arte stai? Dieci lezioni sul contemporaneo, ulteriore tassello di un pensiero critico in costante divenire.

La sua attività lo ha portato a curare mostre di risonanza: da Andy Warhol. Pop society al Palazzo Ducale di Genova (2016) a Edward Hopper a Bologna e a Roma (2015-2016), fino alle rassegne su Jackson Pollock e la Scuola di New York (Milano e Roma, 2018) e alla collettiva Easy Rider. Il mito della motocicletta come arte (Reggia di Venaria, 2018).

«Il Consiglio di Amministrazione, il Collegio dei Revisori dei Conti, il Direttore generale, tutti i dipendenti e i collaboratori della Fondazione La Quadriennale di Roma esprimono profondo cordoglio per la scomparsa improvvisa del Presidente Luca Beatrice e sono vicini alla moglie Elisa, ai figli Giovanni, Niccolò, Stella, Giulia nel loro grande dolore», scrivono dalla Quadriennale. «In questi mesi, con il Consiglio di Amministrazione – composto da Giancarlo Abete, Katia Gruppioni, Clara Tosi Pamphili, Lorenzo Zichichi – Luca Beatrice ha dato un forte impulso all’attività dell’Istituzione per la promozione dell’arte italiana contemporanea, attraverso il varo di un’edizione visionaria e pluralistica della Quadriennale d’arte».

«Piangiamo la scomparsa di un amico, di un protagonista della cultura italiana e internazionale che con il suo sapere ha formato artisti e artiste. Curatore, critico e docente, in ogni ruolo Luca ha espresso al meglio la sua vocazione di intellettuale e polemista al servizio dell’agone pubblico. La Quadriennale di Roma, istituzione da lui presieduta, rappresenta il culmine della sua brillante carriera. Il dolore provocato dalla sua morte è indicibile. Alla sua famiglia va il mio amorevole abbraccio», così il Ministro della Cultura, Alessandro Giuli, nell’apprendere della morte di Luca Beatrice.



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