Quale Isee bisogna presentare per il bonus mutuo under 36?

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La Legge di Bilancio 2025 ha confermato il mutuo agevolato per gli under 36 che, quindi, anche quest’anno potranno chiedere il mutuo a garanzia statale per comprare la casa. Uno dei requisiti richiesti per vedersi riconoscere questo bonus, però, è legato all’Isee che non deve avere un valore superiore a 40.000 euro.

Con il venire meno, nel 2024, delle agevolazioni fiscali previste dal bonus prima casa under 36, ai giovani che intendono acquistare un immobile resta solo la possibilità di fruire del bonus mutuo. Quest’ultimo consente di avere un mutuo co garanzia statale sull’80% della quota capitale a patto che la cifra richiesta non sia superiore ai 250.000 euro.

Tra i requisiti essenziali per potervi accedere, però, vi è l’Isee che non deve superare i 40.000 euro. Ma qual è il modello “Isee” da presentare? Va bene quello ordinario o si può presentare anche quello corrente?

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Il bonus mutuo under 36 in questione è particolarmente importante ed è stato previsto anche per il 2025 (e fino al 31 dicembre 2027). Si tratta di una misura che consente a molti giovani, che non riescono a dare agli istituti di credito le giuste garanzie per poter ottenere il mutuo, di poterlo richiedere con garanzia statale fino all’80% del capitale del mutuo che si intende richiedere.

Vediamo quindi per ottenere l’agevolazione qual è il modello Isee da presentare.

Quale Isee bisogna presentare per il bonus mutuo giovani?

Per accedere all’agevolazione sul mutuo per l’acquisto della prima casa per under 36 di deve essere in possesso di due requisiti:

  • l’età: avere meno di 36 anni al momento dell’acquisto;
  • l’Isee non può superare i 40.000 euro.

Va chiarito che il beneficio, oltre che per gli under 36, è previsto anche per altre categorie di richiedenti quali:

  • giovani coppie coniugate ovvero conviventi more uxorio che abbiano costituito nucleo da almeno 2 anni;
  • nuclei familiari monogenitoriali con figli minori conviventi;
  • conduttori di alloggi di proprietà degli istituti autonomi per le case popolari comunque denominati.

Tutti i chiarimenti riguardo l’Isee legato al bonus mutuo under 36 si trovano nella circolare n. 12 dell’Agenzia delle Entrate, pubblicata il 14 ottobre. In generale, il modello Isee da presentare è quello ordinario.

Il valore preso in considerazione si calcola sulla base dei redditi percepiti e dei patrimoni posseduti nel secondo anno solare precedente la presentazione della DSU (Dichiarazione Unica Sostitutiva).

In pratica quindi per gli atti stipulati nel 2025, l’Isee è riferito a redditi e patrimoni del 2023.

Inoltre, è necessario chiedere la DSU in un momento antecedente o contestuale alla stipula dell’atto notarile di acquisto.

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Bonus mutuo prima casa giovani: quando presentare l’Isee corrente?

Il modello Isee ordinario però fotografa, come abbiamo visto, la situazione economica dei due anni precedenti. La circolare n. 12 delle Entrate specifica che è possibile usufruire del bonus anche presentando l’Isee corrente, ma in quali casi si utilizza?

In generale il modello Isee corrente, riferito agli ultimi 12 mesi, si usa quando c’è stata una variazione importante nella situazione lavorativa (e quindi economica) nell’ultimo anno on in caso di variazione corposa del patrimonio, cambiamenti che quindi non verrebbe registrato dall’Isee ordinario.

L’Isee corrente può essere richiesto dal contribuente se si presenta uno dei seguenti casi:

  • la sospensione, la riduzione o la perdita dell’attività lavorativa;
  • l’interruzione dei trattamenti previdenziali, assistenziali e indennitari;
  • una diminuzione superiore al 25% del reddito familiare complessivo (rispetto all’Isee ordinario);
  • una diminuzione superiore al 20% della situazione patrimoniale (rispetto all’Isee ordinario).

Nel caso della variazione dei patrimoni l’Isee corrente si può presentare a partire dal 1° aprile di ogni anno qualora nel nucleo familiare si sia registrata una diminuzione del patrimonio mobiliare o immobiliare che sia superiore al 20% tra quanto posseduto al 31 dicembre dell’anno precedente (nel caso dell’Isee 2025, quindi, il 31 dicembre 2024) e quello presente nell’Isee ordinario (ovvero aggiornato al 31 dicembre 2023).

L’Isee corrente, a differenza di quello ordinario, in caso di variazione della sola componente reddituale, ha una validità ridotta (sei mesi dalla data di presentazione del modulo sostitutivo della DSU).

Nel caso di aggiornamento della sola componente patrimoniale, o di entrambe le componenti reddituale e patrimoniale, ha validità fino al 31 dicembre dell’anno di presentazione del modulo sostitutivo della DSU.

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