Allarme sugli esuberi Sasol scuote i sindaci, ipotesi mobilitazione – BlogSicilia

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Le parole del segretario provinciale della Cgil di Siracusa, Roberto Alosi, sugli esuberi nella forza lavoro della Sasol, rilasciate nella trasmissione Talk Sicilia, hanno scosso l’intero Petrolchimico di Priolo e la politica. “Sasol, che è una multinazionale sudafricana e che svolge un ruolo anch’esso determinante nel polo industriale siracusano, ha già annunciato Casse integrazioni per esuberi diretti” ha riferito il capo della Cgil di Siracusa che ha anche segnalato altre ricadute, questa volta sull’indotto.

I problemi per l’indotto

“Allo stesso tempo le altre aziende che ruotano nel polo petrolchimico hanno già sospeso gli appalti all’indotto che è il segmento, che dal punto di vista occupazionale, sta pagando – ha detto Alosi – e continuerà a pagare in questa direzione. Se non cambia il vento il prezzo il prezzo più alto sul piano occupazionale. Quindi diciamo noi non abbiamo molto tempo perché il Governo dia indicazioni chiare”.

La Transizione a singhiozzo

Alosi ha anche sottolineato che la Transizione energetica avviata solo da Eni rischia di far tracollare l’intera zona industriale, tenuto conto che gli altri grandi player del Petrolchimico non hanno pianificato le riconversioni, senza contare che Goi Energy, proprietaria delle raffinerie Isab, ha avviato un concordato pre crisi per le difficoltà a pagare i fornitori.

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Il sindaco di Siracusa, “segnale preoccupante”

Parole, quelle del segretario della Cgil, che non hanno lasciato indifferenti gli amministratori del territorio. Il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, sostiene  che “è altro segnale di un processo al quale guardo con preoccupazione e che non può essere deciso solo dalle aziende. I progetti di riconversione nella direzione dell’ammodernamento degli stabilimenti e della produzioni non sono negativi in quanto tali ma se ci sono dei costi questi non possono essere pagati dai lavoratori e dal territorio”.

L’invito del sindaco di Melilli

Sulla stessa falsariga anche il sindaco di Melilli e deputato regionale del Mpa, Peppe Carta, che ha invitato tutti gli attori istituzionali a fare squadra. Sulla crisi della zona industriale, c’è anche un tavolo provinciale, che si è riunito più volte a Siracusa, voluto dal parlamentare nazionale del M5S, Filippo Scerra.

Il sindaco di Augusta, “no a silenzio sulla vicenda”

“La questione degli esuberi dichiarati dalla Sasol non può e non deve passare sotto silenzio. Reclamiamo il diritto di tutelare le ragioni economiche e sociali di un territorio che non intende soggiacere a scelte aziendali non condivise né inserite nel quadro più ampio che coinvolge le imprese del petrolchimico e la strategia industriale della Nazione” dichiara il sindaco di Augusta, Giuseppe Di Mare. “Condivido e sostengo, quindi, la protesta – dice Di Mare – delle Istituzioni locali, accolgo sin da subito l’appello del Sindaco Carta anche di dar vita a manifestazioni eclatanti pur di tutelare il territorio che tanto ha dato e dà per lo sviluppo industriale del nostro Paese”

Cisl, “decisione Sasol inaccettabile”

“La decisione di Sasol di chiudere un impianto ad Augusta, mettendo a rischio 65 posti di lavoro, è inaccettabile e rappresenta una cesura netta rispetto alla storia del nostro distretto industriale” dice Alessandro Tripoli, segretario generale Femca Cisl di Siracusa e Ragusa.

“Anche nei momenti più difficili, con aziende in trasformazione o colpite dalle dinamiche di mercato globale, mai si era arrivati a soluzioni così drastiche. Il grido d’allarme lanciato dai sindaci della provincia è pienamente condiviso. La zona industriale di Siracusa è un pilastro per l’economia locale e nazionale” conclude Tripoli.

Uiltec, “una mobilitazione per tutelare il lavoro”

La Uiltec Siracusa lancia la proposta di una “mobilitazione per tutelare lavoro e sviluppo”.”Raccogliamo – dice Andrea Bottaro, segretario generale Uiltec Sicilia – il grido di allarme lanciato dai sindaci e si augura che a questa presa di posizione segua quella di tutte le forze politiche e sociali locali, attraverso iniziative eclatanti in grado di attirare l’attenzione su una questione che non può essere più rinviata. Non un solo posto di lavoro deve essere perso: è essenziale lavorare insieme per costruire un futuro industriale compatibile con il territorio e l’ambiente”.

Il deputato nazionale di FdI ha incontrato il ministro Urso

Frattanto, il vicepresidente della commissione Bilancio alla Camera, Luca Cannata, esponente di FdI, ha incontrato il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, per un confronto che riguarda il petrolchimico di Siracusa.
“Il polo chimico di Siracusa è un asset strategico non solo per la Sicilia, ma per l’intero Paese – dice Cannata -. L’impegno è massimo per garantire la salvaguardia dei livelli occupazionali, la tutela ambientale e la competitività dell’intero settore”. Nei prossimi giorni è previsto un incontro al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, durante il quale tutte le parti interessate saranno convocate. “L’obiettivo è quello di individuare soluzioni condivise e concrete per affrontare le criticità e garantire la sostenibilità del comparto industriale” assicura Cannata.

Versalis Ragusa, Scerra, “sì a proposta di Legambiente”

In merito alla questione Versalis, in particolare la chiusura dell’impianto di polietilene di Ragusa, il deputato nazionale del M5S, Filippo Scerra plaude alla proposta di riconversione di Legambiente. “Merita di essere approfondita, a tal proposito, la proposta – dice Scerra – di Legambiente che invita a riconvertire il polo produttivo ragusano verso una precisa direzione di sostenibilità che guarda ad una delle cause che originano le fumarole: gli scarti dovuti all’ attività di agricoltura intensa”.

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