Ballando al ritmo della Disco Inferno di Trump – controinformazione.info

di Pepe Escobar

Alla fine degli anni ’70, Donald Trump, sulla trentina, più arrogante che mai e di recente sposato con Ivana nel 1977, poteva essere visto animare a intermittenza l’elettrica vita notturna di New York, soprattutto nel glamour e festoso nightclub Studio 54.

Uno dei brani che ha infiammato la sala dello Studio 54 è stato “ Disco Inferno ” dei The Trammps, mixato dal mago della danza Tom Moulton, pubblicato nel 1976, due anni prima di YMCA , il preferito di Trump – ora resuscitato con furore globale come colonna sonora di Trump. I passi di danza del 2.0.

A tutti gli effetti, Trump è ora il DJ che trasforma l’intero pianeta in Disco Inferno (“gente che urla, fuori controllo”), perché tutto è “così divertente quando il boogie inizia a esplodere”. E il “boogie” che esplode in serie di Trump non è altro che il suono amplificato e ininterrotto del teatro, della magniloquenza e del caos incontrollato.

Lo spettacolo di rumore e furia di Trump – un torrente di ordini esecutivi, servizi fotografici, trucchi illusionistici attentamente sceneggiati, titoli senza fiato – significa che… qualcosa sta nascondendo la stessa vecchia mentalità imperiale, che ora esplode allo scoperto sotto forma di un triennio militarizzato. circo dell’anello. Lo spettacolo prevale invariabilmente sulla sostanza, con ogni sorriso e smorfia mediati dagli spettatori affascinati e assetati di sangue nell’arena.

Mr. Disco Inferno ha vinto una mini guerra commerciale con la Colombia in sole 10 ore, dopo aver pubblicato un’immagine che lo ritrae come un boss mafioso in stile Al Capone, con un abito plissettato e un cappello di feltro, in piedi accanto a un cartello con la scritta “FAFO”, che sta per “F**k Around and Find Out.”

Vincerà la guerra per procura in Ucraina. Tra 24 ore. Scusa, tra 100 giorni. Scusa, forse di più. E ” se non risolveranno questa guerra rapidamente, quasi immediatamente, imporrò tariffe e tasse massicce alla Russia, oltre a pesanti sanzioni “. Per quello ? Perché “ sai, amo il popolo russo ”.

Si vanta che gli Stati Uniti ” hanno la maggiore quantità di petrolio e gas ” (non è così) e che lo utilizzeranno; “chiederà all’Arabia Saudita e all’OPEC di abbassare i prezzi del petrolio ” (diranno di no); perché se “ il prezzo del petrolio scendesse, la guerra in Ucraina finirebbe immediatamente ” (non si tratta assolutamente di “causa ed effetto”).

Trump con Bin Salman (MBS)

Effettuerà i “ più grandi tagli fiscali nella storia degli Stati Uniti ”. Gli Stati Uniti possono garantire le forniture di GNL all’Europa (ovviamente, con un enorme margine); gli Stati Uniti “ non hanno bisogno del Canada per produrre automobili e petrolio e gas canadesi ”; Le ” massicce riserve di petrolio e gas ” degli Stati Uniti consentiranno loro di ” diventare una superpotenza manifatturiera e la capitale mondiale dell’intelligenza artificiale e delle criptovalute “.

Sepolto nel rumore e nella furia c’è il fatto che gli Stati Uniti possono contare su un flusso costante di gas per il proprio fabbisogno interno, ma che questo diventa problematico quando si tratta di esportare. Da qui l’ossessione per l’espropriazione – come nell’Impero del Saccheggio: gli Stati Uniti hanno un grande bisogno delle riserve irachene, siriane, venezuelane, messicane, iraniane e russe. Perché anche se esportati con attenzione, gli impianti di liquefazione americani non sono sufficienti per rifornire l’UE. Ed è per questo che l’Europa rimane in gran parte dipendente dal GNL russo e da altre fonti dopo il sabotaggio del Nord Stream.

La soddisfazione…è arrivata attraverso una reazione a catena
Sì: c’è sangue che scorre sulla pista da ballo. Per entrare nel vero ritmo di Disco Inferno, potremmo anche concentrarci sulle tre principali sfide di Trump 2.0: la guerra tecnologica contro la Cina, la guerra geoeconomica contro la maggioranza mondiale e la guerra per procura in Ucraina.

L’emergere sulla scena globale della start-up tecnologica cinese DeepSeek, con sede a Hangzhou, ha lasciato il segno, decimando immediatamente la strategia americana del “ piccolo cortile, recinzione alta ” volta a schiacciare i progressi tecnologici della Cina.

DeepSeek deve infatti essere considerato il “più grande cavallo oscuro” nel campo dei large Language Models (LLM) open source, ormai identificati da Giakarta a Wall Street e alla Silicon Valley come la potenziale arma segreta di Pechino nella guerra dell’IA contro gli Stati Uniti .

Anche Mr. Disco Inferno è stato costretto ad ammettere che la svolta di DeepSeek è stata un “campanello d’allarme”.

Al centro della questione, due modelli si scontrano: l’ipercapitalismo neoliberista e il socialismo meritocratico.

Il direttore di DeepSeek Liang Wenfeng è un affascinante geek. Il suo nome (Wenfeng) significa “Avanguardia della Cultura”; uno dei significati del suo cognome (Liang) è “ponte”. Può quindi essere considerato – come in Cina – il signor Ponte dell’Avanguardia Culturale (ecco il signor Pont in un’ottima intervista, in cinese; usate la traduzione automatica).

https://sputnikglobe.com/20250126/china-drops-powerful-ai-model-thats-free-fast-and-better-for-humanity-than-silicon-valley-rivals

Mr. Bridge ha eseguito uno spettacolare Sun Tzu sulle sanzioni statunitensi riguardanti l’esportazione di unità di elaborazione grafica avanzata (GPU), in particolare i chip avanzati di Nvidia. Inoltre, le aziende high-tech cinesi non possono eguagliare la potenza di fuoco finanziaria delle aziende high-tech americane.

La soluzione quindi era sviluppare modelli LLM potenti ed economici, senza avere accesso a centinaia di migliaia di chip Nvidia H100. DeepSeek ha riferito di aver utilizzato solo 2.048 Nvidia H800 e appena 5,6 milioni di dollari per addestrare un modello con 671 miliardi (corsivo mio): una frazione molto piccola di quanto OpenAI e Google hanno speso per addestrare modelli della stessa dimensione.

E tutto è stato sviluppato localmente, da decine di dottorandi delle migliori università cinesi – Pechino, Tsinghua, Beihang – e non da esperti americani della Ivy League.

In sintesi, DeepSeek è un’azienda cinese al 100% specializzata in LLM che è stata in grado di offrire modelli open source e un’applicazione scaricabile gratuitamente per tutti i consumatori. Di per sé, questo distrugge l’attuale modello di business dell’intelligenza artificiale neoliberista ipercapitalista imposto dagli Stati Uniti.

Le regole del gioco infatti vengono riscritte. Qual è allora la – prevedibile – risposta degli Stati Uniti? La richiesta di nuove sanzioni . Nel frattempo, DeepSeek è stata costretta a sospendere nuove registrazioni perché il suo sito ha subito un massiccio attacco informatico. Questo è il prezzo da pagare per aver sviscerato 1.000 miliardi di dollari ai tecnofeudalisti riuniti alla Borsa di New York.

Mr. Disco Inferno è ovviamente a favore della mercificazione di tutti i dati piuttosto che renderli gratuiti per tutti. Poco prima dello shock di DeepSeek, aveva – teoricamente – ottenuto fino a 1 trilione di dollari dai sauditi, in gran parte compresi investimenti per lo sviluppo dell’intelligenza artificiale e dei data center negli Stati Uniti.

Naturalmente, il nuovo gioco è appena iniziato. Stargate, la joint venture di OpenAI con la società giapponese SoftBank, anch’essa fortemente finanziata da Trump, prevede di spendere almeno 100 miliardi di dollari in infrastrutture AI negli Stati Uniti. Nel frattempo, xAI di Elon Musk sta espandendo in modo massiccio il supercomputer Colossus per contenere più di un milione di GPU per aiutare ad addestrare i suoi modelli di intelligenza artificiale Grok.

Non ne avevo mai abbastanza, quindi ho dovuto autodistruggermi
Passiamo ora alla guerra contro la Maggioranza Mondiale. Il prezioso professore Michael Hudson è enfatico: in un saggio imperdibile , spiega concisamente che ” quando Trump promette ai suoi elettori che gli Stati Uniti dovranno essere il vincitore di qualsiasi accordo commerciale o finanziario internazionale, sta dichiarando guerra economica al resto del mondo”.

La conclusione principale per Hudson è che se i paesi del Sud del mondo vogliono salvare le loro economie“ da un tuffo nell’austerità, dall’inflazione dei prezzi, dalla disoccupazione e dal caos sociale”, dovranno “ sospendere il pagamento del debito in valute estere denominate in dollari” .

È un work in progress: “ Le circostanze (…) costringono il mondo a staccarsi dall’ordine finanziario centrato sugli Stati Uniti. Il tasso di cambio del dollaro USA salirà alle stelle nel breve termine a causa del blocco delle importazioni da parte di Trump attraverso tariffe e sanzioni commerciali. Questa variazione del tasso di cambio peserà sui paesi esteri indebitati in dollari, allo stesso modo del Messico e del Canada. Per proteggersi, devono sospendere il servizio del debito in dollari ”.

Potrebbero sorgere seri problemi per Mr. Disco Inferno: “ Il teatro politico America First di Trump che lo ha fatto eleggere potrebbe far rimuovere la sua banda poiché le contraddizioni e le conseguenze della loro filosofia operativa saranno riconosciute e sostituite.
La sua politica tariffaria accelererà l’inflazione dei prezzi negli Stati Uniti e, cosa ancora più importante, causerà il caos nei mercati finanziari statunitensi e stranieri. Le catene di approvvigionamento verranno interrotte, fermando le esportazioni statunitensi di tutto, dagli aeroplani alla tecnologia dell’informazione. E altri paesi saranno costretti a garantire che le loro economie non dipendano più dalle esportazioni americane o dal credito in dollari ”.

Il professor Hudson osserva che Trump “ crede che l’economia americana sia come un buco nero cosmico, cioè un centro di gravità capace di attrarre a sé tutto il denaro e il surplus economico del mondo. Questo è l’obiettivo esplicito del programma America First. Questo è ciò che rende l’agenda di Trump una dichiarazione di guerra economica al resto del mondo. Non c’è più alcuna promessa che l’ordine economico sponsorizzato dalla diplomazia americana renderà prosperi altri paesi. I guadagni derivanti dal commercio e dagli investimenti esteri devono essere inviati e concentrati negli Stati Uniti ”.

L’UE, nel Nord del mondo, è ancora più vulnerabile all’agenda “America First”. Davos si è concluso con uno sguardo allo schermo, eccezion fatta per un banchiere americano che si è vantato del “ picco di pessimismo ” in Europa – legato all’arrivo dello tsunami tariffario di Trump – e la direttrice della Banca centrale europea, Christine Lagarde, che si è chiesta se non fosse “ pessimistico ” dire che l’Europa si trova ad affrontare una “ crisi esistenziale ”.

La bilancia commerciale tra gli Stati Uniti e l’Unione Europea ammonta a 1.500 miliardi di euro all’anno, in particolare grazie ai massicci flussi di investimenti atlantisti. Ma ciò che conta davvero è il disordine finanziario nei paesi dell’UE, in particolare Germania e Francia, la cui Via Dolorosa sarà prolungata indefinitamente per quanto riguarda il costo dei prestiti, a causa dei tagli fiscali negli Stati Uniti.

Ho sentito qualcuno dire (Burning Burning) bruciare quella madre
E ora, sul fronte delle guerre eterne.

Disco Inferno, fingendosi un umanitario per il clic continuo della telecamera, ha chiesto ai vassalli Giordania ed Egitto di diventare di fatto complici della pulizia etnica, assorbendo fino a 1,5 milioni di persone da Gaza. L’articolo 49 della Quarta Convenzione di Ginevra vieta esplicitamente “ il trasferimento forzato di persone protette fuori o dentro un territorio occupato ”.

Trasformare un genocidio in un’opportunità immobiliare in una “ località fenomenale ” si accompagnerà a un vigoroso corteggiamento da parte dei sauditi, dopo che MbS la scorsa settimana ha promesso a Riyadh di investire almeno 600 miliardi di dollari – e fino a un possibile trilione di dollari – negli Stati Uniti.

La posizione ufficiale saudita si concentra sulla necessità di “ investimenti strategici ” per “ stabilizzare i flussi di entrate a lungo termine ” – per non parlare del consolidamento delle ingenti spese su tutti quei sistemi d’arma fabbricati negli Stati Uniti. Questo è un classico caso geopolitico in cui il potere del capitale si fonde con la strategia del caos.

Dire a Riyadh come ballare è una cosa. Attirare l’orso russo sulla pista da ballo è una cosa completamente diversa.

Come ha brillantemente dimostrato lo storico francese Emmanuel Todd , “ il compito di Trump sarà quello di gestire la sconfitta degli Stati Uniti per mano della Russia ”. Questo è il compito più difficile che ci sia. L’ultimo anatema di Trump è essere visto come un perdente.

Quindi ci sono solo due opzioni possibili. 1. “Porre fine alla guerra” non ponendola realmente fine, ma rinviandola fino alla fine del decennio, rubando di fatto una vittoria russa attraverso una massiccia propaganda e una campagna di pubbliche relazioni gigantesca. 2. Continuare ad armare Kiev – soprattutto attraverso i vassalli della NATO, presentandosi come un pacificatore che non può mantenere le sue promesse a causa della Russia. Sarà una variante tossica dell’attuale “guerra all’ultimo ucraino”.

Questo tipo di artificio non è accettabile a Mosca. Putin e il Consiglio di Sicurezza hanno chiaramente delineato le condizioni per una vera fine alla guerra, non per una pausa nel riarmo della NATO.

Il piano di 100 giorni, autentico o no, per un possibile accordo che circola nelle camere di risonanza di Washington, Londra e Kiev, suggerisce alcune probabilità: una telefonata Putin-Trump nelle prossime due settimane circa; un possibile incontro, bilaterale (Trump-Putin) o trilaterale (con l’attore ucraino; abbastanza improbabile) fino a metà marzo; avvio delle negoziazioni sui principali parametri; un possibile cessate il fuoco entro Pasqua; una conferenza internazionale di pace entro la fine di aprile, mediata da Stati Uniti, Cina, alcuni membri dell’UE e alcuni membri del Sud del mondo; elezioni presidenziali in Ucraina alla fine di agosto.

Parametri chiave: l’Ucraina come stato neutrale e non NATO; membro dell’UE entro il 2030; L’Ucraina non riduce le dimensioni del suo esercito; non riconosce ufficialmente la sovranità russa sui territori conquistati; “alcune” sanzioni contro la Russia saranno revocate immediatamente dopo la conclusione dell’accordo di pace, altre – per un periodo di tre anni – a seconda del rispetto dell’accordo da parte della Russia; tutte le restrizioni sull’importazione di energia russa nell’UE devono essere eliminate; e, infine, la spinosa questione di un “contingente europeo di mantenimento della pace”.

La CIA alimenta Trump con disinformazione di ogni tipo, dalla situazione reale sul campo di battaglia allo stato dell’economia russa. Allo stato attuale delle cose, i russi guardano a tutta questa demagogia con appena un sorriso. Peskov: “ Mosca non ha ancora ricevuto alcuna notizia da Washington su un possibile contatto tra Trump e Putin… Resta lo stato di preparazione dell’incontro ”.

Finora, niente. Un gioco completamente vuoto. Forse Trump, in segreto, sta praticando il suo colpo da maestro: ” Il caldo era acceso, stava salendo verso l’alto / Tutti stavano andando forte, ed è allora che la mia scintilla si è accesa ” era lì, stava salendo verso l’alto / Tutti stavano diventando forti, ed è allora che mi è scoccata la scintilla).

È il momento di accendere la pista da ballo.

(Non riesco proprio a fermarmi) quando la mia scintilla si scalda

Potrebbe darsi che la scintilla davvero calda non sia stata accesa da Mr. Disco Inferno, ma dal suo compagno di ballo Vladimir Putin.

Pepe Escobar

Fonte: Sputnik Globe

Traduzione: Luciano Lago