anche d’inverno è un passo aperto dove guidare in mezzo alla neve

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Mutuo 100% per acquisto in asta

assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta

 


Bellissimo e selvaggio, il Passo del Lucomagno è uno degli itinerari in moto in Svizzera più indicati per scoprire le Alpi. Lungo ben sessanta chilometri, e con una pendenza massima che raggiunge l’8%, il Passo del Lucomagno raggiunge grazie alla sua strada asfaltata, la cui costruzione risale al 1876 (quasi un secolo e mezzo di storia!), una altezza massima di 1.926 metri.
Questo passo, però, ha origini molto più antiche: testimonianze attestano che servì come collegamento tra la Valle del Reno e la Pianura Padana già nell’Alto Medioevo e che, sotto il controllo dell’Abbazia di Disentis, registrò dei picchi di traffico – soprattutto da parte di pellegrini e commercianti – molto elevati per l’epoca, venendo però soppiantato, secoli dopo, dal San Gottardo. Ancora nell’Ottocento, nell’ambito della costruzione della strada che conosciamo tuttora, il Lucomagno era tenuto in grande considerazione, addirittura come tracciato ideale per la ferrovia che poi avrebbe occupato la zona del San Gottardo.

Passo del Lucomagno in moto. L’itinerario

Mappa

Itinerario

Perla delle Alpi e località storica, Disentis è anche il punto di partenza di questo itinerario in moto sul Passo del Lucomagno. Questa cittadina di appena 2.000 abitanti è dominata dal profilo dell’Abbazia di Disentis, un edificio cattolico la cui impostazione originaria risale addirittura all’VIII secolo, sebbene il complesso attuale sia stato ampiamente rimodernato dopo le devastazioni napoleoniche di fine Settecento.

Carta di credito con fido

Procedura celere

 

Microcredito

per le aziende

 

Prima di partire per il Lucomagno in moto ne approfittiamo dunque per visitare questo imponente edificio, la cui storia spazia su ben tre millenni e che ha origine centinaia di anni prima della nascita della Svizzera politica. Prendiamo dunque il via percorrendo la Via Lucmagn che, per un tratto, segue il percorso del Rein da Medel, e proseguiamo verso sud, salendo progressivamente fino agli oltre 1.900 metri del Lucomagno dove, tra meravigliosi laghi alpini e picchi innevati, superiamo il confine tra Canton Grigioni e Canton Ticino, la zona “italianofona” della Svizzera per eccellenza.

Prima di tornare “a valle” passiamo accanto alla Riserva forestale della Selvasecca, per poi arrivare fino a Blenio e, da qui, a Olivone. Per chi intende proseguire il percorso, il Ticino offre interessanti percorsialla pari degli altrettanti vicini Lago Maggiore e Lago di Como.

Cosa c’è da vedere sull’itinerario

Disentis, cosa vedere

Dominata dall’imponente profilo dell’Abbazia di Disentis, Disentis/Mustér è una perletta delle Alpi Svizzere che merita una sosta un pelo più approfondita prima di imboccare il Passo del Lucomagno. Fondata nel 720 d.C., l’Abbazia di Disentis è uno dei monasteri più antichi della Svizzera e, nonostante le devastazioni napoleoniche, il fascino non è cambiato.
Oltre all’architettura imponente al suo interno c’è un museo specificatamente interessante che espone reperti legati alla lunga storia del complesso religioso: pale d’altare, paramenti e le statue più antiche nel Klostermuseum risalgono al 1200, mentre al primo piano della galleria c’è la mostra di storia naturale con rocce, minerali e la natura di Disentis.

Oltre a ciò, rimanendo in tema, c’è il Mineralienmuseum Cristallina, il museo dei minerali Cristallina che è più sul lato geologico. Più che altro qualcosa di particolare c’è: potresti fare il lavaggio dell’oro nel Reno, richiamo alle ormai vecchie tecniche di estrazione dell’oro che si utilizzavano ai tempi.
Quando scendi a piedi puoi tenere d’occhio i vari sentieri escursionistici della zona, leggasi il Parco Avventura Curtin Medelin (Abenteuer-Seilpark Curtin Medelin, Muntognas) che sta un po’ più in basso al fiume e ci puoi fare un mix di arrampicate, ponti sospesi e discese in corda doppia. Oppure puoi fare, al contrario completo, un’esperienza di relax: il trekking coi lama.

Olivone, cosa vedere

Olivone e Monte Sosto, Svizzera. iStock-2148797207
Dopo che ti sei fatto il Passo del Lucomagno il tutto, di per sé, finisce a Olivone, il mezzo della Valle di Blenio. È un borghetto alpino incorniciato da vette stupende che offre, in tutta classicitanza e tradizionanza, attrazioni coerenti con la zona. Ma cominciamo: simbolo del paese è la Chiesa di San Martino (di Tours), edificio storico con un grosso campanile romanico. Tale chiesa è al centro della comunità del loco da secoli e fa da testimone all’architettura ticinese: è lì, documentariamente parlando, almeno dal 1136, ma di recente si è scoperto che origina fra 700 e 800, per poi cambiare pesantemente fra 1600 e 1700, novecento anni dopo.

Approfondisci pure in un museo allestito dentro a una casa alpina del 1659: questo è il Museo Cà da Rivöi con strumenti, attrezzi e oggetti d’arte sacra a ricordo di un passato che va scomparendo. Anche Olivone è una città di natura e attività outdoor, al che a qualche km dal centro ci trovi il Centro Pro Natura Lucomagno in località Acquacalda. È un punto informativo dove vedere flora e fauna del Lucomagno (il Lucus Magnus, “grande spazio”, o “grande bosco”) e da qui ci partono una pletora di escursioni verso il Passo del Lucomagno e l’altopiano della Greina, una delle zone più wild e fascinolente della Svizzera.

Conto e carta

difficile da pignorare

 

Considera che in inverno gli sport estivi se li godono a Campra che è rinomato per lo sci di fondo con varie difficoltà. Ricordiamo comunque che per chi intende proseguire il percorso, il Ticino offre interessanti percorsialla pari degli altrettanti vicini Lago Maggiore e Lago di Como. E poi, ancor prima, non sbagliare e organizzati bene la vacanza.

Contributi e agevolazioni

per le imprese

 





Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Sconto crediti fiscali

Finanziamenti e contributi