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Con una serie di note inviate agli organi di stampa sabato 1° febbraio, la Giunta municipale di Belluno ha reso pubbliche le risposte date alle interrogazioni dei consiglieri nella seduta del Consiglio comunale del 31 gennaio.
La nuova sede del Comando di polizia locale
Durante la discussione del consiglio comunale sull’ordine del giorno “Ridare il parco Bologna alla cittadinanza tutta”, il sindaco Oscar De Pellegrin ha spiegato le motivazioni che hanno portato alla decisione di trasferire temporaneamente il Comando di polizia locale nell’ex scuola Gabelli, situata all’interno del Parco Città di Bologna.
«Abbiamo messo al primo posto la tutela dei nostri dipendenti e il rispetto verso il loro servizio, svolto a favore della comunità», ha dichiarato De Pellegrin. La vecchia sede di via Gabelli presentava gravi problemi strutturali, tra cui infiltrazioni d’acqua e presenza di muffa, che mettevano a rischio sia la salute del personale sia la conservazione dei documenti. Secondo il sindaco, la situazione è il risultato di un decennio di mancati interventi.
Il trasferimento, ha ribadito il primo cittadino, è stato deciso in via emergenziale, con il coinvolgimento delle rappresentanze sindacali, e non sarà definitivo. L’amministrazione comunale ha infatti valutato che al momento non vi siano immobili comunali idonei ad accogliere il servizio senza necessità di ingenti investimenti. «Gli spazi del parco restano invariati e siamo certi che la presenza del Comando favorirà una maggiore sicurezza dell’area e una miglior tutela di chi la frequenta», ha concluso De Pellegrin, sottolineando inoltre che la nuova sede risulta priva di barriere architettoniche, garantendo l’accessibilità a tutti.
Casera Vaus, l’amministrazione valuta la vendita della struttura
L’assessore ai lavori pubblici Franco Roccon ha risposto all’interrogazione presentata dai consiglieri comunali Maria Teresa Cassol e Claudia Bettiol in merito alle prospettive per la Casera Vaus. Roccon ha ricordato che tra il 2000 e il 2004 era stato avviato un progetto di riqualificazione della struttura con finalità turistico-didattiche, ma che la Comunità Montana Bellunese, incaricata della progettazione, non ha poi dato seguito all’iniziativa. Inoltre, il Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi, inizialmente coinvolto, non ha manifestato un reale interesse nel portare avanti il progetto.
Stante lo stato di abbandono della casera – fa spiega la nota – l’attuale giunta ha quindi deciso di inserire l’immobile nel programma delle alienazioni, insieme ad altre strutture che, con il passare del tempo e il mutamento dei processi produttivi agricoli, sono state progressivamente dismesse. «Abbiamo inserito il bene nel programma delle alienazioni», ha dichiarato l’assessore, confermando l’intenzione dell’amministrazione di trovare nuove destinazioni per l’edificio.
Contributi comunali alle associazioni: i criteri di assegnazione
L’assessore al turismo Paolo Luciani ha risposto all’interrogazione dei consiglieri Mirco Costa, Riccardo Samaria e Giuseppe Vignato riguardante i criteri utilizzati dall’amministrazione per l’assegnazione dei contributi comunali alle associazioni cittadine per il 2025. Luciani ha spiegato che l’assegnazione dei fondi segue il “Regolamento unico per lo svolgimento degli eventi e la richiesta di patrocinio”, approvato nel 2018. I contributi sono destinati ad associazioni, enti e gruppi che organizzano eventi di interesse per la collettività e che contribuiscono alla promozione della città. L’iniziativa per la quale viene richiesto il contributo deve rientrare tra le attività di pubblico interesse e non deve aver già ricevuto un finanziamento comunale nello stesso anno. L’importo del contributo viene stabilito sulla base del valore sociale e culturale dell’evento, dell’impatto sulla collettività e della capacità di attrarre visitatori. Il finanziamento concesso non può superare il 50% della spesa sostenuta e deve essere rendicontato. In merito alla presenza tra i beneficiari di un’associazione non avente sede a Belluno, Luciani ha chiarito: «Il bando è riferito a tutti coloro che hanno svolto iniziative nel territorio del comune di Belluno nel corso dell’anno, indipendentemente dalla sede legale dell’associazione».
Un nuovo canile sanitario per Belluno
All’interrogazione presentata dalla consigliera Lucia Olivotto sul futuro del canile sanitario di Belluno, ha risposto l’assessore ai lavori pubblici Franco Roccon, spiegando che l’amministrazione ha deciso di affrontare il problema e di realizzare una nuova struttura. Il finanziamento iniziale di 190 mila euro proviene da un lascito testamentario, già incassato dal Comune. Tra settembre e novembre 2024, il tavolo di coordinamento tra il Comune e l’AULSS 1 Dolomiti ha concordato la dismissione della vecchia struttura di via Cappellari e la costruzione di un nuovo canile sanitario, con uffici e ambulatori veterinari, in un’area di proprietà comunale a Levego. Il piano prevede che il Comune metta a disposizione il terreno e finanzi la progettazione con i fondi del lascito, mentre l’AULSS provvederà alla stima e alla vendita dell’attuale struttura per contribuire ai costi del nuovo edificio. Una volta definito il progetto, saranno ricercati ulteriori finanziamenti per completare l’opera.
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