Rottamazione quinquies 2025, l’“operazione verità” sulle cartelle riaccende la discussione

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Rottamazione quinquies 2025, il Viceministro Leo chiede un’operazione verità sulle cartelle e la Lega torna a chiedere una rateizzazione lunga dei debiti pregressi. Le ultime novità

Rottamazione quinquies nel 2025: l’“operazione verità” richiesta dal Viceministro Leo riaccende la discussione su una nuova definizione agevolata delle cartelle.

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Nel corso del convegno Telefisco del 5 febbraio, il Viceministro dell’Economia ha frenato sull’ipotesi di una nuova e imminente rottamazione delle cartelle. Prima serve capire quali dei debiti nel magazzino AdER sono effettivamente recuperabili e quali le possibili vie da intraprendere.

Se il MEF sembra quindi prendere tempo, dalla Lega torna la richiesta di una nuova rottamazione, o meglio di una rateizzazione lunga, che consenta ai contribuenti di pagare i debiti accumulati senza sanzioni e interessi.

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Rottamazione quinquies 2025, Leo: serve “operazione verità” sulle cartelle

Sarà l’esito dei lavori della commissione incaricata ad analizzare il magazzino crediti dell’AdER a determinare se vi sarà o meno spazio per una nuova rottamazione delle cartelle.

Lo stock dei crediti da riscuotere, pari a 1.275 miliardi a dicembre 2024 e destinato inevitabilmente a salire, sarà scandagliato dalla commissione incaricata ad effettuare quella che il Viceministro dell’Economia, Maurizio Leo, ha definito un’“ operazione verità ”.

L’obiettivo è capire quali carichi possono effettivamente essere recuperati, quali possono essere abbandonati perché di lieve entità e quali possono essere gestiti in modo diverso.

A dichiararlo è stato il Viceministro Leo nel corso di Telefisco 2025. I lavori della commissione sveleranno anche se c’è spazio, e necessità, di una rottamazione quinquies delle cartelle esattoriali.

Esclusa al momento l’ipotesi di una nuova stagione di definizione agevolata con il varo della legge di conversione del DL Milleproroghe, il futuro resta poco definito.

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Rottamazione quinquies, si riaccende la discussione nel Governo. Salvini: “è priorità della Lega nel 2025”

Le dichiarazioni rese dal Viceministro Leo hanno riacceso la discussione sulla rottamazione delle cartelle.

A poche ore dalla richiesta di un’operazione verità sul magazzino AdER, il Deputato Alberto Gusmeroli, responsabile Fisco della Lega, ha dichiarato che l’operazione verità svelerà che serve una nuova rottamazione.

Gusmeroli, si ricorda, è il primo firmatario di un disegno di legge presentato alla Camera alla fine del 2024 che chiede di introdurre una rateizzazione lunga delle cartelle fino al 2023.

Senza l’applicazione di sanzioni e interessi, la proposta consentirebbe ai contribuenti di pagare le cartelle pregresse in 10 anni, con 120 rate di importo ridotto. Secondo quanto dichiarato a LaPresse, l’operazione verità consentirà di capire che:

“rateizzazioni lunghe, togliendo sanzioni e interessi, permettono a milioni di italiani di recuperare il pregresso e rimanere in regola anche con le imposte, contributi e tasse dell’anno in corso.”

A porre in evidenza la necessità di una nuova rottamazione è stato anche il Vicepremier Matteo Salvini, in un’intervista rilasciata a Rtl 102.5 oggi, 6 febbraio, definendola come una delle priorità della Lega per il 2025.

Leo: da rottamazioni ogni 3-4 anni rischio visione disorganica

Per il “Numero 2” del MEF, ripetere rottamazioni ogni 3-4 anni rischia di “non dare una visione organica della materia”. Serve invece un’operazione verità che consenta di definire le vie da intraprendere per produrre ulteriori interventi normativi, rispetto a quelli già previsti nell’ambito della riforma fiscale.

Tra questi la nuova rateizzazione delle cartelle, che dal 2025 e fino al 2029 consentirà gradualmente di pagare i debiti accumulati da 85 fino a 120 rate.

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Anno di richiesta della rateizzazione Numero di rate concedibili
Richieste presentate negli anni 2025 e 2026 Da un minimo di 85 fino a un massimo di 120
Richieste presentate negli anni 2027 e 2028 Da un minimo di 97 fino a un massimo di 120
Richieste presentate a decorrere dal 1° gennaio 2029 Da un minimo di 109 fino a un massimo di 120

Un primo intervento pensato per agevolare i contribuenti e che si affiancherà alla stesura del Testo Unico sulla riscossione, strutturato in modo “semplice e sistematico”.

La discussione resta in ogni caso aperta, e se per il momento non vi è accordo sulla nuova rottamazione, sembra più plausibile l’ipotesi di una riapertura di quella in corso. Sempre stando alle dichiarazioni del Viceministro Leo, il MEF starebbe lavorando ad una riformulazione dell’emendamento presentato al DL Milleproroghe, la norma “salva incassi” per ripescare i decaduti dalla definizione agevolata.



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