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PISTOIA – La sconfitta casalinga di domenica scorsa patita dall’Estra Pistoia Basket 2000 contro la Nutribullet Treviso è uno di quei colpi che possono fare molto male al morale anche perché, nella lotta-salvezza, le partite da giocare in casa sono quelle da non sbagliare per trovare i punti necessari per risalire la china. Con questo stato d’animo, quindi, i biancorossi tornano in campo per la 19° giornata di LBA 2024/25 affrontando in anticipo la Givova Scafati che arriva al PalaCarrara con due punti di vantaggio in graduatoria e il +5 nella differenza canestri ottenuta nella partita d’andata in Campania. Palla a due ore 20.30, match sponsor Estra, arbitri Paternicò (Enna), Borgioni (Roma) e Patti (Pescara).
Una settimana con qualche problematica in allenamento per i biancorossi che, dopo un lungo confronto nello spogliatoio alla ripresa dell’attività lo scorso martedì per chiarire ciò che non era andato contro Treviso, hanno dovuto fare i conti con acciacchi vari per Christon, Silins, Kemp e Benetti. Ma non per questo coach Gasper Okorn vuole alibi: ha lavorato prevalentemente sulle questioni mentali nei giorni scorsi per far arrivare la squadra all’appuntamento col campo carica al punto giusto sapendo che, la pressione, sarà tutta sulle spalle dell’Estra Pistoia.
“Il calendario dice che mancano ancora diverse partite e non sarà l’ultima occasione in senso assoluto ma il match contro Scafati sappiamo che può determinare molte cose in chiave-salvezza – ammette coach Gasper Okorn – per noi sarà come una finale e dobbiamo fare tutto il possibile affinché si possa vincere questa partita. C’è da tirare fuori il carattere, specialmente quando giochiamo in casa e contro squadre del nostro livello: non dico che contro Treviso non abbiamo lottato, perché per tre quarti abbiamo fatto vedere buone cose, ma il problema che vedo principalmente è nella nostra testa. Dobbiamo stare uniti e lottare per 40′ per vincere contro Scafati.
Va anche detto, però, che veniamo da una settimana difficile: puntavamo tanto a vincere contro Treviso e quando perdi un match che ha questa importanza il contraccolpo è soprattutto mentale. Kemp e Silins hanno avuto diversi problemi, una seduta l’ha saltata anche Christon, così come Benetti non è al top e nei primi tre giorni di allenamento abbiamo sempre dovuto fare la conta fra chi c’era e chi non poteva essere disponibile, comunque la squadra sarà la stessa che ha affrontato Treviso (quindi con Paschall fuori, ndr)”.
La classifica, al momento, mette l’Estra a 8 punti assieme alla Vanoli Cremona, mentre la Givova Scafati è poco più su a quota 10 con Napoli: ovvio che per i biancorossi questa partita sia fondamentale.
“Sappiamo che su di noi in questo match ci sarà una pressione incredibile – prosegue il tecnico dell’Estra Pistoia Basket – dobbiamo soltanto concentrarci su questi 40 minuti e credere nella vittoria, il mio piano-partita è questo. E dico anche che se non si riesce a gestire la pressione, che nello sport è una cosa normale, allora è meglio pensare di dedicarsi ad altro. Il nostro focus è unitamente puntato sul vincere la prossima partita, è quello che ho cercato di far capire ai ragazzi in questi giorni e poi vedremo cosa ci sarà da fare durante il break del campionato”.
Infine, durante la conferenza stampa pre-partita il coach di Estra è tornato a parlare anche di uno degli argomenti affrontati in occasione del commento della sconfitta contro Treviso, ovvero l’utilizzo di Maverick Rowan ed ha ulteriormente confermato quelle che erano state le sue dichiarazioni a caldo.
“Io penso che lui possa migliorare come giocatore e aiutare questa squadra – ha concluso Gasper Okorn – e questa situazione non è semplice nemmeno per lui. Sull’ultima partita, Treviso ha nel ruolo di 3 Olisevicius e Macura, dovendo scegliere che tipo di difesa fare su di loro sapendo di non avere abbastanza da opporgli l’unico che poteva marcarli era lui. Con tre piccoli in campo contemporaneamente (Della Rosa, Forrest e Christon, ndr) non abbiamo potuto reggere, speravo che potesse segnare di più e prendesse qualche rimbalzo: non cerco alibi e non voglio che si pensi che subisco pressioni per farlo giocare 37′ perché è stata soltanto una mia decisione. E capisco anche la rabbia dei tifosi: in qualità di coach devo prendermi le mie responsabilità e parlo dal punto di vista tecnico, ovvero che siamo fisicamente più piccoli.
In questo momento, però, c’è da evitare di commettere l’errore del cosiddetto “effetto valanga”: dobbiamo andare in campo con i giocatori che abbiamo a disposizione, io voglio stare il più concentrato e ottimista possibile in vista di questa partita che va vinta e poi penseremo al resto”.
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