Marche Terra di Benessere, un forum sulla qualità della vita – Marche Terra del Benessere

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Finanziamenti e agevolazioni

Agricoltura

 


In collaborazione con Marche Terra del Benessere

Ad Ascoli Piceno, tra il 27 e il 30
marzo, “In Life – International Quality Life Forum”,
un’iniziativa destinata a diventare un punto di riferimento
globale sui temi del benessere, dell’ambiente, della salute e
della cultura. L’evento nelle Marche ‘Terra di Benessere’, è
stato presentato oggi alla Bit (Borsa internazionale del
Turismo) di Milano dall’assessore regionale all’Agricoltura,
Andrea Maria Antonini. In Life – International Quality Life
Forum si svolgerà nello storico Teatro dei Filarmonici di Ascoli
Piceno, simbolo di un territorio che punta sulla cultura e
sull’innovazione per promuovere il benessere collettivo. Ospite
d’eccezione per sostenere l’importante iniziativa è stato il
giornalista e conduttore Rai, Massimiliano Ossini.

   
L’evento nasce su ispirazione del World Economic Forum di
Davos ed è reso possibile grazie alla legge regionale del 2023
che riconosce le Marche come “Terra del benessere e della
qualità della vita”. Si tratta del “primo forum internazionale
sulla qualità della vita, catalizzando l’attenzione di grandi
esponenti del mondo culturale, scientifico ed economico”.

   
“Accenderà i riflettori sulla città marchigiana che lo ospiterà,
legando il suo nome a un evento dal respiro mondiale”.

   
“Le Marche – ha spiegato Antonini – rappresentano il luogo
ideale in cui ospitare un forum sulla qualità della vita, per la
sua bellezza e soprattutto per i valori espressi e custoditi dai
suoi abitanti. I rapporti umani e l’interazione tra l’uomo e
l’ambiente, la cura del tutto e il mantenimento di priorità
quotidiane ormai perse in gran parte del mondo, posizionano lo
stile di vita marchigiano tra i primi posti a livello
internazionale”.

   
“È con grande soddisfazione che oggi sono qui – ha detto
Ossini – per presentare questo progetto che poi si espanderà a
livello internazionale ma che è nato tempo fa proprio camminando
lungo i sentieri delle Marche. Un progetto che unisce tanti
fattori, la cultura, l’agricoltura, l’ambiente e il cibo. Questa
regione possiede un dono speciale ed è quello di avere ciò che
si sta perdendo: la socialità tra le persone. Le Marche – ha
sottolineato il conduttore tv – sono cresciute anche attraverso
l’alimentazione, l’agroalimentare. Io non sono nato nelle
Marche, ho vissuto all’estero ma poi ho deciso di vivere nelle
Marche. Quando ho conosciuto il territorio marchigiano me ne
sono talmente innamorato e secondo me qui si trova l’elisir di
lunga vita. Le Marche raccontano antico, che non vuol dire
vecchio, per l’appunto un territorio in cui la tradizione è
fondamentale. Quindi, va bene guardare verso il futuro, con
tutte le innovazioni tecnologiche che porta con sé, senza però
perdere i valori del passato”.

   
Antonini ha sottolineato l’importanza di questa iniziativa
nel promuovere nuove strategie di sviluppo sostenibile e nella
creazione di un osservatorio internazionale sulla qualità della
vita. “Vogliamo – ha sottolineato – che le Marche diventino un
laboratorio di idee e proposte concrete, coinvolgendo esperti,
istituzioni e cittadini in un percorso di crescita collettiva”.

   
Il Forum “si articolerà in panel tematici, dibattiti e tavoli
di lavoro che coinvolgeranno scienziati, economisti,
imprenditori e policy maker, affrontando argomenti chiave come
alimentazione e sani stili di vita, turismo sostenibile,
agricoltura biologica, politiche giovanili e welfare aziendale”.

   
“Questa sarà solo la prima edizione di un appuntamento
destinato a lasciare un segno tangibile nel dibattito
internazionale”, ha annunciato Antonini.

   
Alla Bit spazio anche alla promozione e valorizzazione delle
ricette e dei menù della cucina marchigiana. La Regione ha
infatti dato vita a un progetto che celebra il patrimonio
gastronomico locale attraverso la creazione del Registro delle
ricette della cucina marchigiana, istituito lo scorso anno con
legge regionale. L’iniziativa punta a preservare, facendola
conoscere al grande pubblico, la tradizione gastronomica locale,
trasformandola in una leva di attrazione turistica e in
un’eredità culturale condivisa.

   
“È fondamentale – ha dichiarato Antonini – attrarre turisti
non solo interessati ai nostri prodotti enogastronomici ma anche
desiderosi di scoprire il nostro territorio. Grazie ai prodotti
della nostra terra e all’abilità dei nostri ristoratori e chef,
abbiamo trasformato la nostra ricca biodiversità in esperienze
culinarie straordinarie. Attraverso una legge regionale dedicata
a menù e ricette, queste esperienze saranno a disposizione dei
turisti e di tutti coloro che vorranno vivere nei ristoranti
marchigiani momenti autentici, assaporando le ricette della
nostra tradizione arricchite da un tocco di innovazione, perché
la cucina è un’arte. Nelle Marche, i ristoranti offrono non solo
antiche ricette e menù tradizionali ma anche l’opportunità di
conoscere il territorio attraverso il buon cibo. I turisti
amanti della buona tavola potranno così vivere esperienze uniche
e autentiche”.

   
Grazie alla piattaforma online dedicata
(https://ricettedellacucinamarchigiana.it/) cittadini e
operatori possono inviare le proprie ricette di famiglia,
contribuendo alla costruzione di un patrimonio culinario
certificato. Una commissione di esperti valuterà le proposte e
quelle selezionate potranno entrare a far parte dell’archivio
ufficiale e dei menu di ristoranti marchigiani aderenti.

   
Nella fase iniziale sono già state raccolte oltre 110 ricette
da ogni angolo della regione. Si va dallo stoccafisso
all’anconetana, alle olive all’ascolana, dal brodetto alla
fanese, al coniglio in porchetta, ai vincisgrassi.

   
Uno degli aspetti più innovativi del progetto è il
coinvolgimento diretto dei ristoratori marchigiani, che potranno
scegliere almeno tre ricette certificate da inserire nei loro
menu, diventando così ambasciatori ufficiali della cucina
marchigiana”. “Il Registro delle Ricette della Cucina
Marchigiana – ha concluso Antonini – si propone quindi di
trasformare la gastronomia in un percorso di scoperta culturale,
in cui ogni piatto diventa ambasciatore del territorio e del suo
patrimonio storico”.

   

Mutuo 100% per acquisto in asta

assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta

 

In collaborazione con Marche Terra del Benessere



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link