La diretta da Wall Street | Borse Usa positive, Nasdaq +1%. Elon Musk offre 97,4 miliardi di dollari per il controllo di OpenAI

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Wall Street chiude positiva: Dow Jones +0,4%, S&P500 +0,7%, Nasdaq +1%. Poco prima della chiusura ecco arrivare l’esclusiva del Wall Street Journal: un consorzio di investitori guidato da Elon Musk ha offerto 97,4 miliardi di dollari per acquistare la società no-profit che controlla OpenAI, alzando la posta in gioco nella sua battaglia con Sam Altman per la società che sta dietro a ChatGPT. L’avvocato di Musk, Marc Toberoff, ha dichiarato di aver presentato l’offerta al consiglio di amministrazione di OpenAI.

L’offerta non richiesta aggiunge un’ulteriore complicazione ai piani accuratamente elaborati da Altman per il futuro di OpenAI, tra cui la conversione in una società a scopo di lucro e la spesa fino a 500 miliardi di dollari per le infrastrutture di intelligenza artificiale attraverso una joint venture chiamata Stargate. Lui e Musk stanno già litigando in tribunale per la direzione di OpenAI.

«È ora che OpenAI torni a essere la forza open-source e orientata alla sicurezza che era un tempo», ha affermato Musk in una dichiarazione fornita da Toberoff. «Ci assicureremo che ciò accada».

Altman e Musk hanno co-fondato OpenAI nel 2015 come ente di beneficenza. Nel 2019, dopo che Musk ha lasciato l’azienda e Altman è diventato ceo, OpenAI ha creato una filiale a scopo di lucro che è servita come veicolo per raccogliere fondi da Microsoft e altri investitori. Altman è in procinto di trasformare la filiale in un’azienda tradizionale e di scorporare l’organizzazione non profit, che deterrebbe il capitale della nuova società a scopo di lucro.

Una delle questioni più spinose della conversione è stata la valutazione della no-profit. L’offerta di Musk è molto alta e potrebbe significare che lui, o chiunque gestisca l’organizzazione non profit, si ritroverebbe con una partecipazione importante e forse di controllo nella nuova OpenAI.

L’offerta è sostenuta dalla società di intelligenza artificiale xAI di Musk, che potrebbe fondersi con OpenAI in seguito a un accordo. Musk ha anche diversi investitori che lo sostengono, tra cui Valor Equity Partners, Baron Capital, Atreides Management, Vy Capital e 8VC, una società di venture guidata dal co-fondatore di Palantir Joe Lonsdale. Anche Ari Emanuel, amministratore delegato della società hollywoodiana Endeavor, sostiene l’offerta attraverso il suo fondo di investimento.

Ore 15:30. Borse Usa aprono in rialzo

Wall Street apre la seduta in rialzo. Il Dow Jones guadagna lo 0,7%, l’S&P 500 lo 0,5% e il Nasdaq lo 0,75% alle 15:30. Gli investitori guardano ai prossimi dati macroeconomici americani e ai nuovi dazi del 25% su tutte le importazioni di acciaio e alluminio negli Usa, annunciati dal presidente  Donald Trump lunedì 10 febbraio. 

Le minacce commerciali del presidente Usa aumentano inoltre la domanda di beni rifugio, con l’oro che balza a un nuovo record assoluto a 2.901,06 dollari l’oncia. Sul fronte macroeconomico il focus degli investitori è sull’indice dei prezzi al consumo di gennaio, previsto per mercoledì 12 febbraio, seguito dalle richieste settimanali di sussidi di disoccupazione e dall’indice dei prezzi alla produzione giovedì 13 febbraio.

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Ecco cinque titoli da monitorare lunedì 10 febbraio 2025.

1. Ricavi in aumento del 36% per Tsm

Alle ore 15:30 il titolo sale dell’1,6%. Il produttore taiwanese di chip ha chiuso gennaio con un forte incremento del fatturato, segnando un +36% rispetto all’anno precedente. In particolare, la società ha registrato ricavi per 293,29 miliardi di dollari taiwanesi, con una crescita del 5,4% rispetto a dicembre e del 35,9% su base annua. Tuttavia, la società ha rivisto al ribasso le previsioni per il primo trimestre, a causa dei danni provocati dal terremoto del 21 gennaio, che hanno compromesso la produzione e generato perdite di wafer.

2. Us Steel corre grazie ai dazi di Donald Trump su acciaio e alluminio

Alle ore 15:30 le azioni salgono del 4%. I titoli dei principali produttori americani di acciaio e alluminio, tra cui anche  Cleveland-Cliffs (+15,9%), Nucor (+6,2%), Steel Dynamics (+4,5%) e Alcoa (+2,7%), sono salite dopo l’annuncio del presidente Usa di lunedì 10 febbraio, che ha dichiarato l’intenzione di introdurre nuovi dazi del 25% sulle importazioni di questi due metalli. Nel frattempo, le sorti dell’operazione Nippon Steel-US Steel appaiono ancora incerte: nel fine settimana, Donald Trump ha ribadito l’importanza della società per l’economia americana, spiegando che la giapponese Nippon potrà investire in Us Steel ma senza procedere con un’acquisizione totale del produttore di acciaio statunitense.

3. McDonald’s chiude il quarto trimestre sotto le attese, ma cresce all’estero

Alle ore 15:30 il titolo guadagna il 4,7%. Il colosso statunitense dei fast food ha chiuso il quarto trimestre del 2024 con risultati finanziari contrastanti, al di sotto delle aspettative degli analisti. Nel dettaglio, la società ha riportato ricavi pari a 6,39 miliardi, in linea con il trimestre precedente, ma al di sotto dei 6,44 miliardi previsti. L’utile netto è scivolato a 2,02 miliardi, segnando un lieve calo rispetto ai 2,04 miliardi dello stesso periodo dell’anno precedente. A pesare sul risultato è stato il calo dello scontrino medio negli Stati Uniti, in parte compensato da un numero di ospiti «leggermente positivo». In compenso, i mercati internazionali hanno dato segnali di resilienza, con performance particolarmente solide in regioni come il Medio Oriente e il Giappone. 

4. On Semiconductor abbassa le previsioni 

Alle ore 15:30 le azioni cedono il 3,8%. La società statunitense ha riportato utili del quarto trimestre inferiori alle attese e ha comunicato previsioni deboli. Nel dettaglio, nel trimestre di dicembre, la società ha registrato utili di 0,95 dollari per azione (sotto le stime di 0,97 dollari) e un fatturato di 1,72 miliardi, anche questo al di sotto delle previsioni di 1,76 miliardi. I ricavi sono calati in tutte le divisioni, con il segmento Power Solutions in flessione del 16%, e l’Advanced Solutions Group in calo del 18%. Nonostante un incremento del 9% nel segmento Intelligent Sensing, i ricavi sono diminuiti del 2% rispetto all’anno precedente. Per il primo trimestre del 2025, la società prevede inoltre un fatturato tra 1,35 e 1,45 miliardi, inferiore alle attese di 1,69 miliardi degli analisti.

5. La banca canadese Td Bank uscirà da Charles Schwab 

Alle ore 15:30 il titolo perde il 3%. Td Bank ha annunciato la sua intenzione di vendere la partecipazione azionaria in Charles Schwab. Attualmente, la banca detiene 184,7 milioni di azioni, pari al 10,1% del capitale sociale di Schwab. Il colosso dell’intermediazione ha anche accettato di riacquistare 1,5 miliardi di dollari delle sue azioni una volta conclusa l’offerta. Il ceo di Td Bank, Raymond Chun, ha spiegato che questa decisione fa parte di una revisione strategica, durante la quale è stata valutata l’allocazione del capitale. «Siamo soddisfatti dei rendimenti ottenuti dalle azioni Schwab acquistate nel 2020 e ora riteniamo opportuno uscire dall’investimento», ha commentato Chun. (riproduzione riservata)

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