Amelia Conte, cuore e mente al servizio della ricerca sulla SLA

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11 FEBBRAIO, GIORNATA INTERNAZIONALE DELLE DONNE E RAGAZZE NELLA SCIENZA

Il contributo delle donne alla scienza non è una novità. Fin dall’antichità, le donne hanno avuto un ruolo fondamentale nello sviluppo della conoscenza. Ipazia di Alessandria, ad esempio, fu una delle prime donne a distinguersi nel campo della matematica e dell’astronomia, mentre Marie Curie, con i suoi due Premi Nobel, è diventata un’icona della ricerca scientifica. Eppure, la strada per il riconoscimento del talento femminile nella scienza è stata lunga e spesso in salita.

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Nonostante i progressi, i numeri parlano chiaro: tra il 1901 e il 2021, solo 23 donne hanno ricevuto un Premio Nobel in ambito scientifico. Un dato che evidenzia quanto ancora sia necessario valorizzare il ruolo femminile nella ricerca. Per celebrare la Giornata Mondiale STEM, abbiamo scelto di raccontare una storia di impegno, passione e dedizione: quella della dott.ssa Amelia Conte, neurologa e ricercatrice, un punto di riferimento nella lotta contro la SLA.

La scienza con il cuore: la missione della dott.ssa Amelia Conte

Senza entusiasmo non si può fare questo lavoro. Se tu per primo non hai l’energia dell’entusiasmo, non puoi affrontare le sfide di ogni giorno, sostenere il dolore e mantenere alta la speranza”, afferma la dott.ssa Conte. E il suo entusiasmo è inarrestabile.

Esperta del Centro di Ascolto AISLA, neurologa presso il Centro Clinico NeMO Roma e autorevole voce del Forum Salute del Corriere della Sera, Amelia ha dedicato la sua carriera a migliorare la qualità della vita delle persone con SLA. La sua passione per la scienza nasce da una profonda convinzione: ogni scoperta, anche la più piccola, può fare la differenza per chi affronta questa malattia.

Il suo percorso nella ricerca sulla SLA è iniziato quasi per caso, grazie al consiglio di una collega più grande che la mise in contatto con il prof. Mario Sabatelli. “Con lui ho fatto la tesi di laurea e di specializzazione, e ho iniziato a lavorare al suo fianco. Il suo ottimismo, la sua umanità e la sua energia mi hanno talmente contagiata che non riuscirei a immaginarmi in nessun altro ambito”, racconta. E aggiunge con convinzione: “Non mi sono mai pentita”.

SLA e ricerca: un impegno collettivo per il futuro

Oggi, la ricerca scientifica sulla SLA si basa su un impegno strutturato e continuo, portato avanti da AISLA, AriSLA e i Centri Clinici NeMO. Questo approccio consente uno scambio costante di informazioni tra clinici, ricercatori e la comunità dei pazienti.

Se chiediamo ai medici di ascoltarci e ai ricercatori di aiutarci, non possiamo non coinvolgere anche la comunità stessa. La comunicazione tra scienza e società è essenziale: tradurre i dati della ricerca in informazioni comprensibili e fruibili significa rendere la scienza un patrimonio condiviso, accessibile a tutti coloro che affrontano la malattia ogni giorno.

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Ma la scienza non è solo una questione di numeri. È passione, visione e determinazione. Lo sa bene la dott.ssa Amelia Conte, che ogni giorno rinnova il suo entusiasmo proprio grazie ai pazienti.

Se penso ai tanti momenti vissuti al loro fianco, sono molti quelli che mi tornano in mente e che mi ricordano quanto siano dei lottatori straordinari. Sono tutti contagiosi ‘malati di vita’”, racconta.

Il valore delle donne nella scienza: un impegno che continua

AISLA crede nella ricerca scientifica come strumento di progresso e di speranza. Il lavoro portato avanti con AriSLA e i Centri Clinici NeMO ne è la prova concreta: investire nelle competenze significa promuovere un futuro in cui il talento di ogni ricercatore, indipendentemente dal genere, possa emergere e portare innovazione.

La Giornata Mondiale STEM, che si celebra oggi in tutto il mondo, ci ricorda quanto sia fondamentale continuare a sostenere il ruolo delle donne nella scienza. Storie come quella della dott.ssa Amelia Conte ci insegnano che dietro ogni scoperta c’è un percorso fatto di impegno, passione e determinazione. E che la ricerca, prima di essere numeri e dati, è fatta di persone straordinarie che, ogni giorno, scelgono di non arrendersi.

Le iniziative del Ministero dell’Università e della Ricerca

Dal 4 all’11 febbraio un ricco calendario di iniziative per promuovere le discipline scientifiche, tecnologiche, ingegneristiche e matematiche (fonte: MUR)

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Laboratori didattici, lezioni interattive per i più piccoli, mostre, giornate di studio, spettacoli, incontri con scienziati. È tutto pronto per la Settimana nazionale delle discipline scientifiche, tecnologiche, ingegneristiche e matematiche (STEM).

Dal 4 febbraio, e fino a martedì prossimo, 11 febbraio, sono tante le iniziative e gli eventi promossi dagli Enti di Ricerca e dagli Atenei di tutta Italia con il Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR) per sensibilizzare e incoraggiare le giovani generazioni ad avvicinarsi allo studio di queste discipline. La Settimana è alla sua seconda edizione ed è stata istituita con la legge 187/2023. A conclusione della Settimana, l’11 febbraio, si celebrerà la Giornata internazionale delle donne e delle ragazze nella scienza.

dott.ssa Amelia Conte





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