Massiccia adesione allo sciopero di ieri in Atm indetto da Cisl, Faisa e Orsa. “Significativa l’adesione allo sciopero e la presenza in piazza di tanti lavoratori aderenti ad altre sigle sindacali, cogliamo l’occasione per ringraziarli, senza il loro supporto l’azione di lotta non avrebbe raggiunto questi risultati” si legge in una nota delle tre sigle sindacali che parlano di una adesione di circa il 90 per cento degli autisti che sono rientrati con i bus in deposito fra gli applausi di un centinaio di colleghi che hanno riempiendo il piazzale antistante l’ingresso dell’azienda.
“I pochi conducenti che non hanno scioperato sono perlopiù giovani neoassunti con contratto di apprendistato che subiscono la pressione della conferma di un contratto a scadenza e, in memoria dei 5 apprendisti licenziati senza giusta causa, il loro timore è ampiamente giustificato ed hanno la comprensione di questi sindacati”, si legge in una nota a conclusione della protesta. Ieri l’azienda aveva diramato una nota in cui si impegnava a ripristinare il vecchio orario di lavoro. Secondo i sindacati si è trattato di un “tentativo fallito di smorzare lo sciopero e mitigare la rabbia dei lavoratori” e adesso invitano la presidente Grillo a dimostrare “coerenza e dare seguito alle parole con i fatti”.
“Ci aspettiamo che da domani torni immediatamente e definitivamente in vigore la vecchia turnazione con un riposo a scalare ogni sette giorni per gli autisti e per gli operatori della mobilità. Eventuali rinvii a data da destinarsi dimostrerebbero l’incoerenza della direzione aziendale e l’ingenuità di chi continua a credere alle effimere promesse”.
Ma l’organizzazione del Lavoro non era l’unica motivazione della protesta di ieri. Cisl, Faisa e Orsa chiedono conto ad ATM anche di 6 milioni di euro spesi “per il revamping del Tram che continua ad avere le stesse problematiche denunciate prima della costosa manutenzione delle vetture pagata con soldi pubblici, deve dimostrare i dettagli della spesa pubblica, pari a 5 milioni di euro, per la bonifica di un’area aziendale “inquinata” di cui non si conoscono ancora gli atti ufficiali che garantiscono l’eliminazione del problema”.
In più: “La direzione aziendale deve ancora chiarire ai lavoratori “comuni mortali, il motivo per cui ancora elargisce Bonus ad personam a pochi prescelti che certamente non brillano per professionalità, mentre un dipendente donatore di sangue perde parte del salario il giorno della donazione. ATM S.p.A spieghi alla comunità quanti soldi pubblici ha speso in contenziosi persi contro i lavoratori che ricorrono in tribunale per difendersi dalla pioggia di provvedimenti disciplinari che non ha eguali nel territorio nazionale. Sono troppi i lati oscuri che questi sindacati denunciano da anni e in assenza di adeguate risposte sarà inevitabile la seconda azione di sciopero di 8 ore che Cisl, Faisa e Orsa dichiareranno nei prossimi giorni”.
Tra i lati oscuri da chiarire anche un presunto ammanco per il quale Atm ha già avviato indagine interna. E domani, mercoledì 12 febbraio, alle ore 10, la presidente di Atm Spa Carla Grillo e il direttore amministrativo Armando Bressan terranno una conferenza stampa presso la sede di Atm Spa (Sala Formazione) “per fornire i necessari chiarimenti – si legge in una nota della Partecipata – con le dovute cautele che richiede l’argomento, in merito all’indagine interna avviata dall’azienda sul presunto “ammanco”.
Sulla vicenda ha già puntato i riflettori del consigliere comunale Alessandro Russo che ha chiesto alla presidente Grillo “di poter conoscere lo stato di accertamento interno relativo ai possibili ammanchi nel settore abbonamenti di cui negli scorsi mesi si è appreso sia a seguito di denunce da parte di sigle sindacali che da voci riportate e venute a mia conoscenza”.
Russo chiede di poter essere relazionato sullo stato di avanzamento delle attività di indagine interna avviata per “per appurare la consistenza degli ammanchi, e responsabilità e sanzionare gli eventuali comportamenti illeciti e di mala gestione messa in atto.”
“Tali notizie – conclude – si rendono particolarmente rilevanti anche alla luce delle eventuali interfacce con il settore commerciale aziendale, laddove si consideri che proprio in tale settore, ATM concede da tempo dei bonus produttivi individuali particolarmente sostanziosi”.
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