Pensioni e lavoro: quanto i robot e l’AI incideranno sull’occupazione e sulle pensioni?

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Contributi e agevolazioni

per le imprese

 



Il lavoro e le pensioni continuano ad essere due facce della stessa medaglia, come da sempre anche la Professoressa Fornero sostiene, ed é per questa ragione che il Dott. Claudio Maria Perfetto ha deciso di inoltrare la proposta previdenziale scritta insieme ad Orietta Armiliato, amministratrice del CODS, ed al Dott. Maurizio Gibbin, anche all’Istituto nazionale per le analisi delle politiche pubbliche, nello specifico al neo Presidente INAPP Dott. Natale Forlani, e al Portavoce del Presidente INAPP Dott. Andrea Battistoni. Lo scopo quello di partire da il contenuto di un comunciato stampa del 2021 a firma congiunta dell’Università di Trento e dell’INAPP dal titolo ‘Lavoro, INAPP: “Con i robot cresce l’occupazione, +50% nelle attività connesse”, al fine di mettere in luce i punti della proposta che partono proprio dall’utilizzo sempre più marcato oggi dei robot e dell’Ai nel mondo del lavoro e di quali effetti questo uso potrebbe avere su occupazione e pensioni. Di seguito l’email inoltrata nei giorni scorsi, ricordiamo a chiuque volesse rirpenderne i contenuti che si tratta di uso esclusivo di pensionipertutti e dunque va indicata la fonte.

Riforma pensioni e Lavoro: Inapp e uso robot, effetti su occupazione positivi o negativi?

Così Perfetto: “Buongiorno a tutti, sono venuto a conoscenza dell’INAPP attraverso il comunicato stampa (a firma congiunta INAPP e Università di Trento) dal titolo ‘Lavoro, INAPP: “Con i robot cresce l’occupazione +50% nelle attività connesse”’.

Finanziamo agevolati

Contributi per le imprese

 

Obiettivo della presente mail è portare a conoscenza dell’INAPP una Proposta di Riforma Previdenziale flessibile e strutturale attinente a pensionilavoroistruzione e formazione.

Riteniamo che la suddetta Proposta ricada negli ambiti di interesse dell’INAPP, che sono proprio lavoroistruzione e formazione.

Abbiamo appurato che la causa della denatalità (parametro fondamentale che indirizza le politiche economiche da attuare) è dovuta alla permanenza al lavoro di lavoratori e lavoratrici anziani per periodi sempre più prolungati. Ciò, a nostro avviso, in un’economia stagnante – o che continua a crescere poco, come quella italiana – ostacola l’ingresso nel mondo del lavoro di giovani che, non potendo contare su un reddito da lavoro stabile, non hanno modo di formarsi una famiglia e quindi allevare dei figli.

Abbiamo individuato che la causa della scarsa crescita economica è dovuta alla debole domanda interna da attribuirsi alla scarsità di “nuovi consumi”, che possono essere avviati solo dai giovani (in quanto gli anziani hanno già tutto ciò di cui hanno bisogno): se i giovani non possono contare su un reddito da lavoro stabile, non possono mettere su famiglia e consumare beni e servizi come casa, elettrodomestici, mobili, automobili, servizi per l’infanzia, ecc.

Abbiamo concluso che la causa del continuo aumento del debito pubblico è dovuta al perseverare della scarsa crescita economica in base alla seguente catena causa-effetto: sempre meno nascite, e quindi sempre meno lavoratori in futuro, per cui sempre più anziani al lavoro, e quindi sempre meno giovani al lavoro, perciò sempre meno “nuovi consumi”, e di conseguenza sempre meno produzione, investimenti e occupazione, per cui sempre meno entrate erariali, sempre più ricorso a prestiti, sempre più elevato debito pubblico.

Microcredito

per le aziende

 

La nostra Proposta di Riforma Previdenziale flessibile e strutturale indica nel ricambio generazionale la soluzione da adottare per invertire il tasso di denatalitàavviare la crescita economica e ridurre il debito pubblico attuando i seguenti provvedimenti:

  1. Impiegare il lavoro robotico (Robot e AI) per colmare il vuoto lasciato dai lavoratori umani che verranno a mancare a causa della denatalità (cosa che, peraltro, in alcuni mestieri viene già fatto);
  1. Far versare anche a Robot e AI i contributi previdenziali (equiparando il lavoro robotico al lavoro umano) in modo da consentire il pensionamento dei lavoratori anziani finanziando le loro pensioni anche con i contributi previdenziali di Robot e AI (cosa che, peraltro, già nel 2017 veniva suggerita da esperti di diritto tributario internazionale e di cui solo oggi si comincia a parlare, sia pur timidamente, anche in Italia);
  1. Favorire il ricambio generazionale grazie al pensionamento dei lavoratori anziani,permettendoin tal modol’ingresso nel mondo del lavoro ai giovani disoccupati (coloro che cercano lavoro e non lo trovano) e ai giovani scoraggiati (coloro che vorrebbero lavorare, ma che tuttavia non cercano lavoro perché sono convinti di non trovarlo);

dall’attuazione dei precedenti interventi scaturiscono in maniera naturale i seguenti risultati attesi:

  1. “Nuovi consumi” grazie alla possibilità di poter consumareda parte di coloro che prima erano esclusi dai consumi (disoccupati e scoraggiati) e che ora, potendo contare su un reddito da lavoro stabile, potranno formarsi una famiglia, allevare dei figli ed invertire il tasso di denatalità;
  1. Crescita economica, grazie a maggiori entrate erariali dovute a maggiori consumi e maggiore produzione;
  1. Riduzione del debito pubblico, grazie alla crescita economica che permetterà di ricorrere meno ai prestiti e di pagare meno interessi sul debito pubblico. 

Ringrazio Voi tutti per aver prestato attenzione alla mia mail, ed invio i miei più cordiali saluti, confidando che un giorno non lontano la Proposta di Riforma Previdenziale flessibile e strutturale venga presa nella giusta considerazione dai policy maker e dalle autorità competenti”

Dal canto nostro continueremo a promuovere la proposta in quanto riteniamo che vi siano spunti interessanti per il Governo proprio alla luce della sempre più marcata presenza dei robot nelle aziende e dell’importanza di tutelare altresì l’occupazione e le pensioni. L’unica soluzione per far sì che il sistema anche in futuro rebba, potrebbe davvero essere il dover tassare i robot e chiedere agli imprebditori che attraverso la tecnologia aumentano i profitti, sostituendo talvolta i lavoratori, di versare ugualmente i contributi? Noi di pensioni per tutti non vediamo, avendola letta nel dettaglio, la proposta così futuristica, anzi, chissà se da qui a qualche anno la vedremo realizzare.

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