Cartelle esattoriali, più tempo per saldare i vecchi debiti ma salta per ora la rottamazione «allargata»

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di
Valentina Iorio

La riapertura dei termini per la rottamazione quater delle cartelle fiscali varrà solo per quei contribuenti che avevano già aderito, ma poi sono decaduti

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I contribuenti che sono decaduti dalla rottamazione quater, potranno essere riammessi alla definizione agevolata delle cartelle. La riformulazione dell’emendamento sulla riapertura della rottamazione quater per questi contribuenti è attesa in serata, dato che il testo dovrebbe approdare in Aula domani. Quel che è certo è che l’emendamento che prevedeva la riammissione dei decaduti dalla rottamazione-quater e il differimento dei tempi per l’adesione al concordato preventivo biennale è stato ritirato. E la nuova riformulazione non prevede la parte sul concordato e la riapertura dei termini per la rottamazione quater delle cartelle fiscali varrà solo per quei contribuenti che avevano già aderito, ma poi sono decaduti perché non avevano pagato regolarmente le rate. Con questa riapertura l’Agenzia delle Entrate-Riscossione, secondo quanto riferito dal neo-direttore Vincenzo Carbone in un incontro informale in commissione Affari costituzionali al Senato, ipotizza di recuperare 130-140 milioni.

Gli incassi degli ultimi anni

L’incasso derivante dalla «rottamazione quater» dei primi due anni è stato di oltre undici miliardi di euro. Le domande per beneficiare della rottamazione quater sono state complessivamente circa 3,8 milioni, che fanno riferimento ad una platea di 3,05 milioni di contribuenti per un importo complessivo di 100 miliardi, comprese sanzioni e interessi, e un tasso di adempimento del 50%. Nel 2024 gli incassi rendicontati fino al 30 novembre, secondo quanto riportato dall’ex direttore dell’Agenzia delle Entrate Ernesto Maria Ruffini nella relazione di fine mandato, ammontano a circa 4,6 miliardi. 




















































Una nuova rottamazione allargata

Per quel che riguarda la «rottamazione quinquies» la trattativa all’interno della maggioranza è ancora aperta. Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti al termine del consiglio federale della Lega, a chi gli ha chiesto se sia d’accordo con la proposta del suo partito, ha  detto: «Non smentisco». L’ipotesi per il Carroccio è di «120 rate tutte uguali in dieci anni, senza sanzioni e interessi, per aiutare milioni di italiani onesti in difficoltà», ha spiegato più volte Matteo Salvini.  La proposta di legge che la Lega ha presentato sia alla Camera che al Senato può interessare almeno «10 milioni di italiani», come ha spiegato lo stesso Salvini. L’obiettivo del Carroccio è approvare un provvedimento entro la primavera. I tecnici, spiega un’altra fonte, stanno lavorando alle coperture. C’è chi non esclude di poter arrivare ad un dl ad hoc. «Andiamo avanti con la nostra proposta per la rottamazione delle cartelle. Il centrodestra è al lavoro per trovare una soluzione per tante famiglie in difficoltà», assicura il senatore della Lega Massimo Garavaglia, presidente della commissione Finanze. «La nostra è una proposta di buonsenso per risolvere il contenzioso col fisco, sgravando l’erario, senza punire il contribuente».

Il nodo dei costi

Il costo stimato della rottamazione quinquies all’inizio era di 5,2 miliardi di euro. Ora si parla di una cifra che va da un miliardo e duecento milioni a due miliardi al massimo secondo quanto dichiarato all’Agi da una fonte parlamentare che ha partecipato al Consiglio federale della Lega. 

La posizione di Forza Italia e FdI

Tra i partiti della maggioranza su questo tema permangono divergenze. Forza Italia continua a sostenere che la priorità deve essere il taglio delle aliquote Irpef, riforma per la quale servono almeno 2,5 miliardi. Per Fratelli d’Italia il nodo sono le risorse «Siamo tutti d’accordo» sulla rottamazione, «l’unico problema è trovare le risorse per poterla fare. Se siamo in grado di garantire le risorse naturalmente non ci opponiamo, anzi», ha detto il ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani.

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12 febbraio 2025 ( modifica il 12 febbraio 2025 | 19:16)

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