Lavori Consiglio: Insetti come nuovo alimento, Votazioni elettroniche

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(AGENPARL) – Roma, 12 Febbraio 2025

**Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano** Comunicato del 11/02/2025,ore 18:00 Consiglio Lavori Consiglio: Insetti come nuovo alimento,Votazioni elettroniche **Mozione di Wir Bürger/Noi cittadini,voto di Süd-Tiroler Freiheit. La seduta di oggi è terminata.** Con la Informazioni sugli insetti come nuovo alimento e rinuncia all’utilizzo degli insetti e dei loro derivati nei comuni,nelle scuole dell’infanzia,nei nidi e nelle scuole dell’Alto Adige,presentata oggi in Consiglio provinciale,Andreas Colli (Wir Bürger/Noi cittadini) chiedeva di impegnare la Giunta provinciale (1). ad ovviare alla mancanza di conoscenza della popolazione altoatesina,predisponendo una campagna d’informazione sui rischi per la salute e sui possibili danni che il consumo di insetti interi o di parti di essi può arrecare; (2) a raccomandare ai comuni,alle scuole dell’infanzia,ai nidi e alle scuole,nel modo ritenuto più opportuno,di rinunciare a prodotti e alimenti contenenti insetti e/o loro derivati nell’alimentazione di bambini e alunni. Colli ha fatto riferimento al potenziale allergenico e ai possibili rischi per la salute di questi alimenti,in particolare per le persone allergiche ai crostacei o agli acari della polvere. Ha aggiunto che ci sono anche preoccupazioni sulle norme igieniche negli allevamenti e sulla qualità della produzione,che spesso avviene al di fuori dell’Europa. Con la mozione mirava a educare il pubblico su questi rischi e raccomandava di evitare questi alimenti nelle strutture pubbliche. Sven Knoll (Süd-Tiroler Freiheit) ha individuato il punto chiave nel diritto dei consumatori di sapere cosa contengono gli alimenti che acquistano,il che comunque vale per tutti i prodotti alimentari. C’è tutta una discussione sul valore di questi prodotti e sul valore aggiunto del circuito generale. Questi prodotti non dovrebbero comunque arrivare nelle mense scolastiche. La Süd-Tiroler Freiheit avrebbe approvato la mozione. Franz Ploner (Team K) ha detto di aver dovuto fare delle ricerche e ritenuto il punto (2) non del tutto corretto. La tutela dei consumatori tedesca,ha ricordato,ha detto che ci sono pro e contro,e tra i pro ci sono il contenuto in vitamine e omega 3,oltreché l’ecosostenibilità maggiore rispetto ai grandi animali. Di insetti si nutre già un quarto della popolazione mondiale. In Germania ci sono regole precise in merito; gli insetti vengono uccisi col calore,perdendo le parti nocive,però dei rischi ci sono,compreso quello di allergia. Egli avrebbe sostenuto il punto (1),non il (2). Brigitte Foppa (Gruppo verde) ha detto,da vegetariana,di aver partecipato a un convegno sul tema e aggiunto che chiedere informazioni va sempre bene,e che la discussione è importante: tuttavia,essa attualmente non è moto onesta,perché spesso si fa finta che le persone vengano indotte a loro insaputa a mangiare insetti,ma così non è; inoltre,i metalli pesanti si trovano anche in altri alimenti. Non si deve temere ora che nelle scuole dell’infanzia venga fornita farina di grillo o di larve; la discussione è solo ideologica e i Verdi non sosterranno la mozione. Renate Holzeisen (Vita) ha fatto riferimento agli organi di controllo della UE,che spesso non fanno il proprio lavoro e non tutelano i consumatori: la mozione è molto sensata perché ha come scopo proprio quello di informarli. Più se ne parla,più ci si avvicina alla verità. Anche lei è a favore che in contesti come le scuole dell’infanzia si stia molto attenti con questi nuovi prodotti: dovrebbero essere i genitori a decidere. Sandro Repetto (Partito Democratico) ha citato il Regolamento UE 2023/5,leggendo il quale emerge che bisogna fidarsi fatto salvo l’insorgere di allergie: una norma probabilmente scritta così per evitare una causa da parte del produttore richiedente il permesso – cosa potrebbe fare la provincia di Bolzano che dispone di risorse più limitate della UE? Una volta immessa sul mercato,la farina di grillo sarà usata sempre più,in quantità probabilmente innocue: la mozione non incide perché non si può impedire l’uso di un prodotto già in vendita. L’ass. Hubert Messner ha chiarito che i 4 decreti in merito del Ministero dell’Agricoltura si basano su nome e decreti europei,e ha fatto riferimento alla normativa disponibile,tra cui un regolamento d’esecuzione che permette la commercializzazione e l’uso della polvere di insetti,che va ritenuta sicura,anche se possono esserci reazioni allergiche in chi è allergico a crostacei o acari della polvere. Le aziende che gestiscono le mense di scuole e nidi possono decidere liberamente dove e cosa acquistare,garantendo ovviamente che i pasti siano sicuri; va considerato che ci sono anche tanti altri prodotti alimentari che possono causare allergie. La mozione non poteva essere accolta. Colli ha ricordato,quale allevatore di larve,che a esse si possono dare da mangiare anche microplastiche,e per questo era diffidente. La stessa UE diceva che non sono stati fatti abbastanza studi sul tema. Messa in votazione,la mozione è stata respinta con 6 sì,17 no e 6 astensioni. Con il Introdurre le votazioni elettroniche,Bernhard Zimmerhofer (Süd-Tiroler Freiheit) ha chiesto che il Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano (1) sollecitasse il Parlamento,il Governo e i parlamentari europei a creare le basi giuridiche necessarie per le votazioni elettroniche (e-voting) in Italia e nell’UE e (2) a coinvolgere la Provincia autonoma di Bolzano nelle sperimentazioni pilota di votazioni elettroniche,e che (3) si esprimesse in favore delle votazioni elettroniche per le elezioni provinciali e comunali. Secondo il proponente,per quanto riguarda referenda,elezioni provinciali o comunali la provincia di Bolzano potrebbe avere un ruolo di apripista; all’inizio questa tipologia di voto dovrebbe essere introdotta parallelamente a quella tradizionale,ma il nuovo sistema potrebbe controbilanciare la disaffezione alla politica nonché l’eccessivo onere burocratico. Egli ha ricordato anche le difficoltà del voto postale,che aveva comportato la perdita di un numero di voti pari a un mandato pieno in Consiglio. Brigitte Foppa (Gruppo verde)  ha parlato di “proposta importante”,che riguarda il fatto di facilitare l’accesso alla democrazia. Ha auspicato una larga maggioranza per il voto. Alex Ploner (Team K) ha ricordato una propria proposta simile nel 2021: gli era stato risposto che mancava la piattaforma necessaria e c’erano problemi di privacy. Ora l’agenzia digitale per l’Italia ha introdotto una piattaforma statale,quindi si potrebbe partire. L’Europa si occupa da anni dell’e-voting,e in Estonia è così da 20 anni,e si ritiene che il voto elettronico sia più sicuro di quello tradizionale. Lui comunque è favorevole ai due sistemi in parallelo,come appunto avviene in Estonia. Per quanto riguarda i giovani,più attratti dalla votazione elettronica,è necessario puntare anche alla relativa formazione politica. Unione Europea e Consiglio d’Europa hanno sottolineato l’importanza della digitalizzazione nei processi democratici,ha detto Sandro Repetto (Partito democratico),ma in Italia ci sono difficoltà: alle ultime politiche non è stato possibile nemmeno raccogliere firme o presentare candidature in forma digitale. Trasparenza e garanzia del rispetto della volontà degli elettori sono elementi essenziali del processo. Il voto digitale potrebbe incentivare la partecipazione dei giovani. Egli sosterrà il voto. Harald Stauder(SVP) si è detto d’accordo con l’obiettivo della proposta,ovvero aumentare la partecipazione alle elezioni e motivare gli elettori. La Giunta ha già fatto alcuni passi in questa direzione. Ha manifestato però dubbi in merito alla garanzia di libertà e segretezza del voto: quando uno vota dal proprio computer,non è garantito che non ci sia nella stanza una persona che ne influenza le scelte. Sven Knoll (Süd-Tiroler Freiheit),co-firmatario,ha detto che i rilievi di Stauder valgono anche per il voto per corrispondenza,di cui ha ribadito le problematiche relative alla perdita di schede. Ha ricordato poi che durante la pandemia in aula si è votato per via digitale tramite un’apposita piattaforma,“e nessuno sapeva chi effettivamente votava da casa”. Irregolarità sono possibili anche ai seggi. Si potrebbe cominciare a testare il voto elettronico in occasione di elezioni a livello comunale.

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