Confermate le aliquote contributive per i giornalisti co.co.co.

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Contributi e agevolazioni

per le imprese

 


L’INPGI ha pubblicato le circolari nn. 1 e 2, con le quali ha definito per l’anno 2025 i valori minimi e massimali retributivi e contributivi per i giornalisti che svolgono la loro attività nella forma della collaborazione coordinata e continuativa e la contribuzione minima dovuta dai giornalisti libero professionisti, e la circolare n. 3 in materia di rivalutazione delle pensioni e aggiornamento dei valori delle prestazioni previdenziali ed assistenziali per l’anno 2025.

Nel dettaglio, con la circ. n. 1/2025, relativa ai co.co.co., l’INPGI conferma per l’anno 2025 le aliquote contributive stabilite nell’anno precedente, vale a dire:
28% (26% IVS e 2% per le prestazioni temporanee), ripartita tra committente (18,67%) e giornalista (9,33%), per i co.co.co. che non risultino contestualmente assicurati presso altre forme obbligatorie;
17%, ripartita tra committente (11,33%) e giornalista (5,67%), per i co.co.co. titolari contestualmente anche di altra posizione assicurativa in altri enti previdenziali o pensionati.

Oltre che per i pensionati, le predette aliquote ridotte valgono solo per i soggetti che risultino contestualmente assicurati in altra gestione previdenziale obbligatoria e pertanto non possono essere applicate se il lavoratore svolge solo due o più collaborazioni giornalistiche con diversi committenti.

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Viene confermato per il 2025 anche il premio assicurativo a carico del committente. La misura del premio è fissa e non frazionabile ed è pari a 6 euro mensili per ogni collaboratore iscritto all’INPGI e soggetto all’obbligo assicurativo contro gli infortuni.
Con la circolare in commento vengono poi resi noti:
– il massimale imponibile, 120.607 euro;
– il minimale di reddito per l’accredito dei contributi nella Gestione separata dell’Istituto, 18.555 euro.

Per quanto riguarda i giornalisti che svolgono attività autonoma giornalistica (libero professionale, come attività “occasionale”, come partecipazione in società semplici o in associazioni tra professionisti, mediante cessione di diritto d’autore), la circolare n. 2 conferma anche per il 2025 le aliquote contributive nella misura pari a:
12% del reddito netto imponibile (elevato al 14% per le quote di reddito professionale netto eccedenti i 24.000 euro), per il contributo soggettivo;
4% del reddito lordo per il contributo integrativo (per il quale il giornalista, libero professionista, ha diritto di rivalsa nei confronti del committente).

Invece, la misura dei contributi minimi per i liberi professionisti per il 2025 è stata rideterminata in:
426,40 euro il contributo minimo ordinario (301,05 il contributo soggettivo, 100,35 euro il contributo integrativo e 25 euro il contributo di maternità);
225,71 euro il contributo minimo ridotto per i giornalisti con meno di 5 anni di anzianità professionale (150,53 euro il contributo soggettivo, 50,18 euro il contributo integrativo e 25 euro il contributo di maternità);
275,88 euro il contributo minimo ridotto per i giornalisti titolari di trattamento pensionistico diretto (150,53 euro il contributo soggettivo, 100,35 euro il contributo integrativo e 25 euro il contributo di maternità).

I contributi minimi dovranno essere versati entro il 31 luglio 2025 (o entro 30 giorni dall’iscrizione all’INPGI se successiva), mentre la comunicazione dei redditi percepiti per attività giornalistica autonoma nel corso dell’anno precedente dovrà essere presentata telematicamente entro il 30 settembre 2025.

In merito, l’INPGI ricorda che per il riconoscimento di un’anzianità contributiva di un anno (12 mesi) il contributo soggettivo non deve risultare inferiore al 12% (6% per i titolari di trattamento pensionistico diretto) del reddito minimo di 18.555 per il 2025. Pertanto, il versamento del solo contributo soggettivo minimo, in assenza di ulteriore contribuzione a saldo da versare nell’anno successivo, comporta l’attribuzione di un’anzianità assicurativa pari a una sola mensilità.

Inoltre, il contributo soggettivo è dovuto nel limite del massimale annuo imponibile di cui all’art. 2 comma 18 della L. 335/1995 che per il 2025 è di 120.607 euro.
Occorre tuttavia sottolineare che sia per i co.co.co., sia per i libero professionisti, i valori minimi retributivi e contributivi indicati nelle circ. nn. 1 e 2 sono applicati in via provvisoria, salvo conguaglio all’esito del provvedimento di approvazione da parte dei Ministeri vigilanti.

L’INPGI ha infine provveduto con la circolare n. 3 alla rivalutazione delle pensioni e all’aggiornamento dei valori delle prestazioni previdenziali ed assistenziali per l’anno 2025.

In particolare, con il rateo di pensione di gennaio 2025 l’Istituto ha provveduto ad applicare a tutti i trattamenti pensionistici in essere alla data del 31 dicembre 2024 una rivalutazione dell’0,8%.
In merito alle prestazioni assistenziali, l’importo massimo per l’anno 2025 è pari a:
1.562,82 euro per la DIS-COLL;
29.806,50 euro per l’indennità di maternità (mentre l’importo minimo è pari a 5.961,30 euro).

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