Ryanair dirotta gli investimenti al sud sulla Calabria

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13 Febbraio

14:28
2025



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Svolta imminente per il trasporto aereo in Sicilia o un’opportunità mancata? Il ceo di Ryanair, Eddie Wilson, non ha mai avuto peli sulla lingua e da Palermo, durante la presentazione della stagione estiva della compagnia, lancia un messaggio chiaro: l’eliminazione delle imposte locali potrebbe sbloccare un boom di investimenti e traffico passeggeri sull’isola.

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Il nodo è sempre quello: le tasse. Rispetto ai “ricatti” riservati a Roma, però, questa volta la strategia comunicativa sembra opposta: «Se viene eliminata l’addizionale comunale in Sicilia – ha detto – noi risponderemo mettendo cinque aerei basati in più, con tre milioni di passeggeri in più”.

Un’affermazione che, stando alle parole, non lascia spazio a interpretazioni e che mette sul tavolo un’ulteriore potenziale crescita per l’intero settore turistico siciliano.

«Quella che abbiamo presentato – ha aggiunto Wilson – è una stagione estiva flat. Non ci sono nuove tratte ma il mantenimento dei collegamenti finora previsti. Con l’eliminazione della tassa ci sarebbero 600 milioni di euro in investimenti di spinta per l’economia siciliana legata al turismo».

Non solo. Il ceo di Ryanair ha criticato apertamente i sussidi regionali, ritenendoli inefficaci: «I bonus della Regione Siciliana sono inutili. Non funzionano, non creano più traffico e sortiscono l’effetto contrario, quello di fare aumentare le tariffe anziché farle diminuire».

Mentre in Sicilia si discute di tasse e incentivi, in Calabria Ryanair spinge sull’acceleratore con un importante piano di espansione. La compagnia aerea irlandese ha annunciato la costruzione di due nuovi hangar per la manutenzione a Lamezia Terme, i primi nel Sud Italia. Un investimento da 15 milioni di euro che porterà alla creazione di circa 300 posti di lavoro.

«Lamezia Terme è una sede ideale con opportunità di attrarre, formare e impiegare talenti locali per supportare questa nuova struttura», ha dichiarato Wilson, sottolineando l’importanza strategica dell’iniziativa.

Non è un caso che, in contemporanea con l’annuncio, si siano svolte le selezioni di ingegneri, meccanici e personale di supporto qualificato, da impiegare negli hangar calabresi dopo un periodo di formazione a Bergamo: oltre 300 giovani calabresi hanno partecipato.

A livello operativo, per l’estate 2025 Ryanair in Calabria ha previsto l’aggiunta di 13 nuove rotte (per un totale di 40) e un incremento della flotta basata nella regione, che salirà a quattro aeromobili.

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Senza dimenticare l’apertura della sua seconda base a Reggio Calabria e un aumento del traffico del +50% in seguito – viene fatto notare dalla stessa compagnia – alla decisione del governo regionale di abolire l’addizionale municipale.

«Questo operativo rappresenta un investimento significativo nel turismo e nelle attività commerciali locali, sostenendo in totale oltre 1.700 posti di lavoro locali e consolidando ulteriormente l’impegno a lungo termine di Ryanair», ha affermato Wilson.

In questo passaggio si può riassumere tutta la strategia politica che la compagnia irlandese sta mettendo in atto, provando a mettere due regioni del Sud Italia, diretti competitors nel mercato turistico, l’una di fronte l’altra. E spiegando, chiaramente, di preferire la Calabria alla Sicilia (entrambe governate da esponenti di Forza Italia) perché si pagano meno tasse.

Naturale soddisfazione emerge nona  caso dalle parole del presidente della Regione, Roberto Occhiuto, che ha accolto con entusiasmo i piani di Ryanair. «Nel 2024 – ha dichiarato – anche grazie alle tantissime nuove rotte Ryanair da e per la Calabria, i nostri aeroporti hanno registrato una crescita record, con numeri mai visti a queste latitudini. Nel 2025 vogliamo fare ancora meglio».

Per il governatore calabrese la strategia è chiara: trasformare la regione in un punto di riferimento per il turismo e gli investimenti: «Fino a qualche anno fa la Calabria era per Ryanair una delle tante Regioni nelle quali investire, adesso siamo un loro punto fermo, un luogo strategico».

Da parte sua, il presidente dell’Enac, Pierluigi Di Palma, ha ribadito l’importanza del traffico aereo per lo sviluppo del territorio «con ricadute occupazionali molto rilevanti ed evidentemente il presidente Occhiuto ha colto in pieno questa esigenza della Calabria».

Di Palma ha sottolineato inoltre il potenziale della strategia calabrese, paragonandola al modello di Bergamo, dove la presenza consolidata di Ryanair ha trasformato l’aeroporto in un hub di riferimento: «Quando io ero direttore generale Bergamo faceva 500 mila passeggeri, oggi ne fa 16 milioni e tutto questo lo deve evidentemente a questa fidelizzazione con Ryanair».

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Se in Calabria Ryanair sta investendo in modo massiccio, in Sicilia la compagnia attende ancora segnali concreti per sbloccare nuove opportunità. L’eliminazione dell’addizionale comunale potrebbe rappresentare il punto di svolta, ma il nodo resta tutto politico.



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